Avezzano. Si possono imparare lezioni importanti non solo all’interno delle aule scolastiche, ma anche al di fuori, in mezzo alla natura. Lo sanno bene gli studenti delle classi 3^A e 3^C dell’istituto comprensivo “Mazzini-Fermi” di Avezzano. I ragazzi, infatti, nelle aree verdi della nuova sede scolastica di Via Puglie, si sono resi protagonisti di “Un albero per il futuro”, un progetto realizzato dall’Arma dei carabinieri a livello nazionale e indirizzato alle scuole, in collaborazione con il Ministero dell’ambiente, della tutela del territorio e del mare, che prevede la distribuzione agli istituti italiani partecipanti di oltre 60.000 piante boschive autoctone, affinché gli stessi alunni delle scuole possano creare un grande bosco diffuso.
Le insegnanti delle due classi del “Mazzini-Fermi” coinvolte, Anna De Santis, Nice Appugliese, Lia Cipollone, Cristiana Petracca, Mariangela Petricca, hanno fatto avvicinare i loro studenti a tematiche di primaria importanza per il nostro tempo, come l’educazione ambientale e la tutela della biodiversità.
I ragazzi hanno attuato, nel loro piccolo, una “rivoluzione verde” piantando fuori la loro scuola tre ginestre, un acero e un leccio. All’iniziativa hanno preso parte il reparto carabinieri biodiversità di Castel Di Sangro, il nucleo tutela biodiversità di Magliano de’ Marsi, il maresciallo Fernando Cirone, il vice brigadiere Pierluigi Raschiatore, l’appuntato scelto qualifica speciale Paolo Liberati, l’appuntato scelto qualifica speciale Gian Luca Bordino, il personale tecnico composto da Elena Di Filippo e Rosita Giuliani, in collaborazione con il comando stazione carabinieri forestali di Avezzano.
Il progetto, a cui attualmente hanno aderito oltre 150 scuole di diverso ordine e grado, è di durata triennale e consentirà di seguire un percorso con le classi fino all’acquisizione dei valori del rispetto dell’ambiente e anche del ruolo che ognuno di noi ha per la salvaguardia della natura.
Alla fine del triennio gli studenti potranno verificare come si sta evolvendo il bosco diffuso piantato nelle diverse città e scuole d’Italia su una mappa digitale, che individuerà i luoghi in cui sono stati messi a dimora gli alberi, mostrando, così, il risultato concreto dell’impegno dei bambini e dei ragazzi che, insieme ai carabinieri hanno aumentato la superficie verde del suolo nazionale, con un conseguente risparmio di anidride carbonica.