Gioia dei Marsi. Dura replica del gruppo di maggioranza di Gioia dei Marsi alle dichiarazioni dei due consiglieri di opposizione del PD Longo Emiliana e Antonio De Ioris. “I due distratti consiglieri”, dichiarano il vicesindaco Barbara Di Giandomenico e l’assessore Nicola Antonelli, “forse ancora non ripresisi dalla sonora sconfitta elettorale e dopo dieci lunghi anni di inconsistenza amministrativa che aveva relegato Gioia all’oblio e fino ad ora senza essere stati in grado di portare in consiglio una , dicasi una, sola proposta si svegliano dal lungo torpore e inveiscono contro questa maggioranza, rea di aver eletto, per la prima volta nella storia comunitaria, il Presidente del Consiglio Comunale. Giova ricordare ai distratti consiglieri, di cui uno assente alla seduta consiliare e l’altro che, con scarso senso e rispetto istituzionale, ha abbandonato l’aula al momento della votazione, che l’elezione del Presidente del Consiglio, e del suo Vice ( carica andata per rispetto istituzionale all’unico consigliere di opposizione presente in aula Andrea Longo dissociatosi dal gruppo di opposizione (Sic!) e transitato nel Gruppo misto, dettata dalla necessità di meglio garantire le prerogative di tutti i consiglieri, era nel nostro programma elettorale, quello per cui siamo stati eletti e che stiamo portando avanti con grande impegno e serietà. Comprendiamo che per loro la parola data agli elettori nulla conta ma per noi non è così e alle parole siamo soliti fare seguire i fatti”.
“Quanto alla retribuzione del Presidente”, hanno aggiunto Di Giandomenico e Antonelli, “trattasi di pochi spiccioli ampiamente compensato dai risparmi di spesa derivanti dal dimezzamento per legge dell’indennità spettante al Sindaco e dai rimborsi dovuti all’Assessore rispetto al passato. Riguardo l’IMU, evidentemente il Consigliere Longo dovrebbe meglio leggere i documenti forniti e seguire con attenzione il dibattito consiliare, perché se ciò avesse fatto risulterebbe preclaro come la riduzione dell’IMU, che poco conosce per non averla mai praticata durante i suoi dieci anni da Vicesindaco, avendole sempre alzate le tasse e mai abbassate, impatta per circa 7/10.000 euro sul bilancio comunale in termini di minor gettito e non 1.000 come inesattamente sostenuto. Prendiamo intanto atto che in un solo anno e mezzo questa Amministrazione, grazie al gran lavoro e autorevolezza del nostro Sindaco, ha ridato speranza e centralità alla comunità Gioiese, e che le tasse, come promesso elettoralmente, stanno gradualmente scendendo, dopo aver di fatto abolito il canone unico patrimoniale per l’occupazione del suolo pubblico per commercianti e ridotta per le aree mercatali nonché rimodulato l’addizionale IRPEF riducendola per i ceti medio bassi cui si aggiungono un milione e settecentomila euro circa di finanziamenti che siamo riusciti ad intercettare e che presto verranno tradotti in opere pubbliche”.
“Comprendiamo il disagio e la difficoltà di vedere azioni finalmente positive da parte di chi nulla ha fatto in lunghi dieci anni ed è stato mandato a casa dagli elettori ma tant’è. Andiamo avanti senza se e senza ma compatti con il nostro Sindaco nella realizzazione del nostro programma di cambiamento e lasciando le sterili, quanto inutili polemiche, a chi non trova meglio da fare. Un vecchio detto, intriso di rurale saggezza recita ‘Carta canta e villan dorme’ e noi, avvezzi a fare parlare le carte, lasciamo agli altri le ‘braccia’ di Morfeo”, concludono il vicesindaco e l’assessore.