Avezzano. A distanza di quarantotto ore dalla conferenza stampa dei vertici della Lega regionale, nel corso della quale è stata resa nota la volontà di rivendicare il candidato sindaco su Avezzano, come prevedibile sono arrivate le prime reazioni da parte della destra del capoluogo marsicano. Come anticipato, i nomi che circolano sono quelli del medico Umberto Occhiuzzi, ex direttore del dipartimento biomedico della Asl L’Aquila-Sulmona-Avezzano, dell’ex vice presidente della provincia dell’Aquila Alberto Lamorgese e del consigliere Vincenzo Calvisi. Fra le ipotesi è spuntato fuori anche il nome del sindaco di Ovindoli, Simone Angelosante, consigliere regionale presidente della IV Commissione Politiche europee della Regione Abruzzo. Anche se quest’ultima pare una possibilità molto remota.
Come detto, non tutti hanno gradito questa presa di posizione così netta e non derivante da un dialogo tra le parti, però. Un tavolo di confronto tra gli esponenti locali dei tre principali partiti della coalizione di centrodestra non vi è stato, non ancora ufficialmente perlomeno, e tale volontà, quindi, non sarebbe frutto di una condivisione o di un progetto politico ragionato ma solo di una decisa presa di posizione da parte del Carroccio.
Inequivocabili le parole del deputato Andrea Crippa nel corso di una conferenza stampa svoltasi domenica mattina all’Aquila all’interno di palazzo Fibbioni: “In Abruzzo ci sono alcuni tra i migliori rappresentanti del partito di Matteo Salvini, ecco perché chiederemo che il candidato sindaco di Avezzano sia della Lega, il nostro partito sarà il vero artefice del cambiamento”.
Dichiarazioni, queste, che non sono andate giù agli esponenti di Fratelli d’Italia, simbolo che in Abruzzo vanta il presidente della Regione, Marco Marsilio, e nella provincia aquilana una presenza importante grazie soprattutto al sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, che è anche coordinatore provinciale del partito. Nella Marsica esponenti di punta come Mario Quaglieri, ex sindaco di Trasacco e attuale consigliere regionale in maggioranza, Massimo Verrecchia, membro della segreteria di Marsilio e Settimio Santilli, sindaco di Celano a fine mandato nel 2020. Per il momento resta alla finestra anche l’ex sindaco di Celano e onorevole Filippo Piccone, capace di vantare ancora un discreto seguito sul territorio.
Da par suo anche Forza Italia non ha preso bene il discorso e le osservazioni fatte da Crippa ma, a differenza del partito guidato dalla Meloni, sulla carta ha meno assi nella manica da potersi giocare. Il principale e il più importante è sicuramente quello di Gabriele De Angelis, neo segretario provinciale degli azzurri ed ex sindaco di Avezzano dove riscontra ancora un importante appeal. Ruolo da non sottovalutare lo avrà anche l’ex consigliere regionale Emilio Iampieri, non rieletto a febbraio per una manciata di voti. Il segretario regionale degli azzurri, Nazario Pagano, ha ben chiara l’importanza di Avezzano nell’ambito della geografia politica provinciale, ed ecco perché, da ambienti bene informati, fanno sapere che non ha digerito le affermazioni dell’esponente leghista.
Se la Lega abbia o meno in mente di fare un percorso in solitaria rispetto ai sue due alleati di coalizione è ancora presto per dirlo, anche se va precisato che questi ultimi non hanno per nulla apprezzato quanto emerso dalla conferenza stampa. Di sicuro c’è che da qui al giorno delle amministrative avezzanesi il percorso è ancora lungo e le dinamiche che attorno a esso ruotano sono numerose e imprevedibili. Ma, in quello che si preannuncia come un braccio di ferro serrato, i primi musi lunghi sono già usciti allo scoperto.