Avezzano. Il Presidente Mario Del Corvo, chiama a raccolta i Soci per l’Assemblea che, oltre ad approvare il Bilancio, celebrerà il Cinquantesimo anno di attività della Cooperativa. Nata l’8 maggio 1963, a L’Aquila nella sede della Camera di Commercio, con la denominazione di “Cooperativa Artigiana di Garanzia della Città dell’Aquila e Zone Limitrofe”, oggi può contare su oltre 1600 soci, operanti in tutti i settori produttivi e provenienti da tutta la Regione, anche se rimane la Provincia l’ambito di operatività principale. La Cooperativa di Garanzia Regione Abruzzo, uno dei due Confidi del Gruppo Confesercenti, nonostante le evidenti difficoltà che il mondo produttivo sta attraversando, continua a svolgere, per quanto possibile, il suo ruolo di sostegno delle imprese socie, garantendo l’erogazione di finanziamenti e, confermandosi una struttura solida, efficiente e dinamica, in grado di offrire ai propri iscritti consulenza, assistenza e, grazie alle numerose convenzioni e ad un ampio portafoglio di prodotti, soluzioni creditizie e finanziarie per ogni esigenza aziendale. L’Assemblea, oltre che un momento celebrativo e di Festa per i Soci, sarà anche l’occasione per discutere del rapporto Banche / Imprese e del ruolo della Regione nel facilitare l’accesso al credito. Ormai è un discorso vecchio, attacca Del Corvo, la liquidità non esce dalle Banche e quando questo avviene è a caro prezzo per le piccole imprese. Il costo del denaro per artigiani e Pmi non è più sostenibile. Serve un’inversione di tendenza o ci sarà il tracollo. Bene ha fatto la BCE ha tagliare ulteriormente il tasso d’interesse principale dallo 0,75 allo 0,5 per cento, raggiungendo un nuovo minimo record, ora però le banche facciano la loro parte e finanzino le imprese. Del Corvo punta il dito anche sulla Regione, che da 4 anni non dà più un euro ai Consorzi Fidi ed alle Cooperative di Garanzia, per facilitare l’accesso al credito. Proprio da quando la crisi ha iniziato a mordere e le imprese avevano bisogno di sostegno, la nostra regione, in controtendenza con le altre a livello nazionale, non ha trovato il modo di sostenere adeguatamente le uniche strutture che attenuano lo strapotere delle banche nei confronti della piccola impresa. Ora pare che vi sia un accordo a livello regionale, è uscito un primo bando ed auspichiamo che la Regione Abruzzo sblocchi altri fondi, in tempi rapidi, prima che sia troppo tardi ed insieme alle Imprese muoiono anche i confidi.