Avezzano. Viene eliminato dalla graduatoria per l’insegnamento a causa dei limite di età, ma poi il giudice del lavoro Daniele Sodani, del Tribunale di Sulmona, lo reinserisce. Questa la storia di un docente avezzanese di scuola superiore che era stato depennato dall’Ufficio scolastico provinciale per consentirgli di conseguire la pensione al minimo. L’insegnante, C. A., a tempo determinato, aveva conseguito l’età di 66 anni e 3 mesi, secondo il nuovo limite fissato dalla riforma Fornero. Si è però rivolto agli avvocati Salvatore Braghini e Renzo Lancia della Uil Scuola, che hanno presentato ricorso. Il giudice ha accolto in pieno le ragioni dei legali, che hanno chiesto un trattamento da personale a tempo determinato rispetto a quello di ruolo, in quanto soltanto quest’ultimo può avvalersi della possibilità di restare in servizio per conseguire la pensione al minimo. Per il quale non sussistono “ragioni di incompatibilità tali da precludere l’estensione soggettiva della norma anche ai docenti privi di un contratto a tempo indeterminato”. Secondo il giudice, in caso contrario si sarebbe fatto passare il personale precario da un regime di favore a uno di sfavore, precludendo la possibilità di ottenere il minimo pensionistico.