L’Aquila. Nella 1° settimana del 2023, (dal 2 al 8 gennaio 2023), l’incidenza delle sindromi simil-influenzali (ILI) in Italia è ancora in calo e pari a 10,4 casi per mille assistiti (12,3 nella settimana precedente).
L’incidenza delle ILI è in diminuzione in tutte le fasce di età. Risultano comunque più colpiti i bambini al di sotto dei cinque anni di età in cui l’incidenza è pari a 24,6 casi per mille assistiti (33,7 nella settimana precedente).
Il numero di sindromi simil-influenzali è sostenuto, oltre che dai virus influenzali, anche da altri virus respiratori, tra i quali il virus respiratorio sinciziale, nei bambini molto piccoli, e il SARS-CoV-2.
Due le Regioni (Valle d’Aosta, Abruzzo) in cui l’incidenza si colloca nella fascia di massima intensità.
Calabria non ha attivato la sorveglianza InfluNet.
Durante l’ottava settimana di sorveglianza virologica per la stagione 2022/2023, la circolazione dei virus influenzali sul territorio nazionale risulta in progressiva diminuzione e si registra un ulteriore calo nella proporzione dei campioni risultati positivi per influenza (17,2%), rispetto alla settimana precedente (24%).
Nel complesso, dall’inizio della stagione, sono stati identificati 3.868 virus influenzali di tipo A e 51 di tipo B. Nell’ambito dei virus A, il sottotipo H3N2 è ancora prevalente.
Durante la prima settimana del 2023, 1.034 medici sentinella hanno inviato dati circa la frequenza di sindromi simil-influenzali tra i propri assistiti. Il valore dell’incidenza totale è pari a 10,38 casi per mille assistiti. Nella fascia di età 0-4 anni l’incidenza è pari a 24,57 casi per mille assistiti, nella fascia di età 5-14 anni a 10,61 nella fascia 15-64 anni a 10,34 e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni a 6,63 casi per mille assistiti.
La sorveglianza sentinella della sindrome influenzale InfluNet è coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) in collaborazione con il Ministero della Salute. La rete si avvale del contributo dei medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, dei referenti presso le Asl e le Regioni e dei laboratori di riferimento regionale per l’influenza.
L’obiettivo è descrivere i casi di sindrome influenzale, stimarne l’incidenza settimanale durante la stagione invernale, in modo da determinare l’inizio, la durata e l’intensità dell’epidemia.
Il sistema di sorveglianza comprende i medici e i pediatri sentinella di tutte le regioni italiane. L’ISS svolge un ruolo di coordinamento tecnico-scientifico a livello nazionale in quanto aggrega settimanalmente i dati raccolti, li analizza e produce un rapporto settimanale con i risultati nazionali. Il gruppo di coordinamento nazionale dell’ISS ha sede presso il Dipartimento Malattie Infettive.
Fonte: Rapporto Influnet (Sistema di Sorveglianza Integrata dell’Influenza- Istituto superiore della Sanità), aggiornamento del 13 gennaio 2023.