Celano. Il tribunale del Riesame dell’Aquila ha respinto la richiesta di Andrea Pandolfi e Valeria Pacchiarotta che si sono appellati per veder revocata la misura interdittiva del divieto di esercitare attività professionali o imprenditoriali.
Pandolfi, ingegnere e Pacchiarotta, architetto, non potranno esercitare per sei mesi.
Franco Felli, ingegnere architetto, ha presentato lo stesso appello tramite il legale Sandro Gallese, che è stato parzialmente accolto con riduzione della misura interdittiva che prevede che non potrà esercitare per sei mesi.
Tutti e tre al momento sono dipendenti del Comune di Celano.
I tre tecnici sono rimasti coinvolti nell’inchiesta “Acqua fresca” condotta dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale dell’Aquila e coordinata dalla procura di Avezzano.
È di ieri invece la notizia che la misura interdittiva è stata revocata per Giovanni Maceroni, imprenditore marsicano rimasto coinvolto nella stessa inchiesta, difeso dall’avvocato Crescenzo Presutti.
Intanto Valter Specchio, dirigente del Comune di Celano, è stato scarcerato con un provvedimento del giudice per le indagini preliminari del tribunale di Avezzano, Maria Proia. La difesa del tecnico, che attualmente è in pensione, ha presentato una richiesta di sospensione dell’udienza prevista del tribunale del Riesame dell’Aquila.
Il gip ha sottoposto Specchio al divieto di frequentare Celano.