Aielli. domani, alle ore 11:30, si celebrerà l’apertura del nuovo centro polivalente per persone con disabilità ad Aielli. Situato in via risorgimento nella zona “Aielli stazione”, il centro è ubicato nell’ex scuola elementare del paese, ora ristrutturata e messa a disposizione dalla municipalità di Aielli in collaborazione con la Fondazione ANFFAS di Avezzano Giovannino Di Pangrazio e l’Unione dei Comuni Montagna Marsicana. Questo centro sarà un punto di riferimento nella Marsica per l’erogazione di servizi specializzati per individui con disabilità.
L’evento vedrà la presenza del sindaco di Aielli, Enzo Di Natale, Settimio Santilli, presidente dell’Unione dei Comuni Montagna Marsicana, e Domenica Di Salvatore, presidente della Fondazione ANFFAS Avezzano. Parteciperanno anche i sindaci della zona Mariscana, rappresentanti delle associazioni partner di ANFFAS, e, naturalmente, i giovani frequentatori del centro e le loro famiglie. Il centro, esteso su circa 300 metri quadrati, è stato completamente rinnovato dal Comune di Aielli e comprende un vasto parco verde. All’interno, si trovano 3 sale multifunzionali per diverse attività come esercizi motori, danza, laboratori artistici, teatro e fitness, oltre a tre bagni, un ufficio, uno spogliatoio e una cucina. Inoltre, il centro si apre nel pomeriggio per attività dedicate al benessere degli anziani locali.
Questo progetto non è soltanto un servizio aggiuntivo per la comunità, ma rappresenta anche un rinnovato impegno finanziario dell’Unione dei Comuni Montagna Marsicana per l’ampliamento dei servizi diurni, portando a quattro il numero di strutture dedicate alle persone disabili. La Fondazione ANFFAS, nella gestione del Centro, continua a seguire i principi di sostenibilità sociale che definiscono la sua identità come associazione di famiglie. Da anni l’organizzazione si impegna in diverse iniziative a sostegno delle persone più vulnerabili, in particolare quelle con disabilità, fornendo servizi per migliorare la qualità della vita di figli e genitori. Grazie alla firma di numerosi accordi con le amministrazioni locali e a protocolli d’intesa con enti culturali e associazioni, la Fondazione ha rafforzato un robusto sistema associativo, mirando a creare un modello di welfare incentrato sulla collaborazione tra il settore pubblico, il Terzo settore e le istituzioni locali.