Avezzano. Il taglio del nastro ha suggellato l’apertura dell’Aia dei Musei, primo polo culturale della città di Avezzano. Centinaia di visitatori hanno affollato le due sale dove l’associazione Antiqua ha allestito il Lapidarium, con 63 reperti lapidari, e il museo del Prosciugamento del lago del Fucino, con una ricostruzione multimediali delle varie fasi della grande opera idraulica. Il sindaco Antonio Floris, insieme alla presidente dell’associazione Antiqua, Flavia De Sanctis e il consigliere regionale, Walter Di Bastiano, hanno tagliato il nastro e aperto le sale del singolare polo, una vera e propria villa culturale, al pubblico. Entrando in quelle che un tempo erano le stanze del mattatoio comunale gli spettatori sono stati colpiti dagli ambienti ricreati dall’associazione Antiqua. Il rumore dell’acqua che un tempo ricopriva il Fucino si percepisce entrando nell’ala dedicata al prosciugamento del lago. Una spirale in legno avvolge, come a proteggerli,i documenti storici sulla grande opera idraulica che vengono custoditi in delle teche trasparenti per una facile fruizione. Un’antica cisterna si apre in un lato della sala che è completamente tappezzata da cornici multimediali che cambiando aspetto di volta in volta spiegano allo spettatore com’era il lago prima del prosciugamento e dopo. Nella sala adiacente, poi, lo sguardo degli spettatori viene rapito da un grande tavolo con la forma del lago dove al centro sono stati posizionati tre grandi monitor che, se sfogliati, in un click raccontano la Marsica di oggi. Tutto intorno poi la storia di questa terra prende forma e rapisce lo spettatore. Attraversando l’Aia, che ricorda un pò per il suo aspetto gli spazi museali all’aperto dei poli europei, ci si trova nell’altra ala dedicata al Lapidarium. “Le parole di pietra” trovano il giusto spazio nel legno che, finalmente, gli da il giusto valore. Dopo anni chiusi negli scantinati del municipio gli stemmi gentilizi, lo splendido portale della Chiesa di San Nicola, i capitelli della Cattedrale di san Bartolomeo e altri pezzi di grande valore provenienti da edifici non più esistenti, tornano alla loro antica magnificenza grazie a un allestimento che li valorizza e li pone al centro della scena. Importanti poi sono anche le antiche iscrizioni, dal dittatore Silla al capo della Lega Italica Poppedio Silone, provenienti dalle aree archeologiche di Alba Fucens, Marruvium, Lucus Angitiae e Ortona dei Marsi. L’Aia dei musei si presenta quindi non soltanto come un museo ma come un vero e proprio polo culturale dove lo spettatore può scoprire la storia della Marsica incontrando amici e soffermandosi negli ampi spazi a ragionare sulla storia del territorio. Per questo motivo durante l’inaugurazione il sindaco Floris e il presidente di Antiqua De Sanctis hanno lanciato con le loro parole un messaggio implicito a istituzioni e sponsor privati affinchè il cammino intrapreso non venga arrestato e il polo possa crescere di giorno in giorno con l’apertura delle altre sale ancora da restaurare.