Avezzano. È stata inaugurata la mostra “Amara terra mia”, all’Aia dei Musei ad Avezzano alla presenza di un attento pubblico, che ha avuto modo di apprezzare le opere della pittrice Antonella D’Angelo.
Sono intervenuti:
Pierluigi Di Stefano, Assessore alla Cultura del Comune di Avezzano, che, con un discorso qualificato, ha portato i saluti dell’amministrazione comunale e introdotto i lavori;
Flavia De Sanctis, Responsabile de “l’Aia dei Musei” che, in maniera eccellente, ha illustrato la finalità dell’evento;
Fernanda Mancini Lettrice, con la decantazione di diversi brani tratti dal libro “Fontamara”, del “nostro” Ignazio Silone;
Ilio Leonio, già Dirigente Scolastico in vari istituti superiori della Marsica, che ha dilettato la platea con il suo alto intervento dal titolo:”Benvenuti in Terra Amara”;
Eugenia Tabellione che, con maestria, ha esposto il suo commento critico letterario sull’Opera della D’ANGELO;
Sandro Valletta che ha relazionato sul dolente ed attuale argomento:”Amara Terrà” – Condizioni e atteggiamenti degli immigrati nella piana del Fucino;
Stefano Fabrizi, Direttore di Confagricoltura che, con la sua acculturata relazione, “La realtà economico-sociale del Fucino”, ha molto interessato la platea fornendo profondi spunti di riflessione basati su dati dolorosi ed inconfutabili per ciò che riguarda il nostro territorio e la nostra Nazione.
La “padrona di casa”, Antonella D’Angelo, che ha illustrato dettagliatamente i suoi pregevoli dipinti e il pensiero dominante in questa sua narrazione pittorica, ricevendo il meritato plauso, da parte dei presenti. Particolarmente commoventi le Sue parole:”…la mostra è un omaggio alle mie origini. Io sono il frutto di questa terra, dura, combattiva, figlia ed erede dei “cafoni” siloniani. La memoria è ciò che ci rende forti, essa ci ricorda da dove veniamo e dove andiamo. Questa “amara terra mia” che ha conosciuto il sudore della fronte e la fatica del lavoro, dall’alba al tramonto, non poteva esimermi dal regalarle una dedica speciale, fatta di Colore e di Amore”.
Mentre Valletta, docente in diritto delle migrazioni, parlando degli stranieri presenti nelle piana del Fucino, ha detto che:”…da diverse parti, si sostiene che occorre evitare, ad ogni costo, l’arrivo di persone migranti, non rendendosi conto che, dietro queste affermazioni astratte, difficili da sostenere, non ci sono numeri ma tante vite e dignità lacerate, in quanto molti fuggono dalla guerra e dalle persecuzioni altri, con pieno diritto, sono alla ricerca di opportunità per sé e per la propria famiglia. Sognano un futuro migliore e desiderano creare le condizioni perché ciò si realizzi. Coloro che emigrano sperimentano la separazione dal proprio contesto di origine e, spesso, anche uno sradicamento culturale, affettivo e religioso. Per giunta, in alcuni Paesi di arrivo, i fenomeni migratori suscitano allarme e paure, spesso fomentate e sfruttate a fini politici, si diffonde, così, una mentalità xenofoba, di chiusura e di ripiegamento su se stessi, con la conseguenza di negare l’Amore e il Rispetto verso “il Diverso”. L’inalienabile dignità di ogni persona umana, al di là dell’origine, del colore e della religione, è la legge suprema dell’Amore e del Rispetto perchè è inconfutabile che uno Stato e un Popolo sono fecondi solo se sanno integrare creativamente, dentro di sé, l’apertura all’Altro, al proprio FRATELLO…”.
Si ringraziano i diversi artisti e gli amministratori presenti, a cominciare da Simonetta Lattanzi, Assessore alle politiche sociali del Comune di Sante Marie. La mostra rimarrà aperta fino al 28 maggio.