Avezzano. I compagni della curva dell’Avezzano calcio, i ragazzi di Casapound con i quali aveva condiviso tante iniziative e poi i familiari e gli amici. Erano in tanti ieri, nella chiesa di San Rocco, a salutare per l’ultima volta Piergiuseppe Leonio, il 38enne di Avezzano che ha perso la vita al pronto soccorso in circostanze da chiarire e su cui sta indagando la magistratura. Commossi i genitori che non riescono a darsi pace per quanto accaduto. Per il parroco don Adriano Principe “Non ci sono parole che possano consolare chi amava Giuseppe, un ragazzo buono, mite, con tanti amici. Di fronte a questa morte inaspettata, inconcepibile, non c’è risposta dal punto di vista umano”. Mario Angelucci, responsabile Casapound di Avezzano, ha raccontato che “Peppe non era una di quelle persone a cui la gente “normale” dà di solito confidenza. E qualsiasi piccolo uomo si sarebbe sentito a disagio con lui ma non noi, non con Peppe, perché sapeva ridere delle sue disgrazie, ci raccontava dei suoi disagi senza mai lamentarsi. Faceva la spesa per le raccolte alimentari e contribuiva con la sua parte per le spese della sezione”. Il 38enne si era recato in ospedale il giorno prima della morte ed era stato dimesso nonostante accusasse un forte dolore all’orecchio e al collo. Il giorno dopo era tornato in pronto soccorso accompagnato dalla madre e ottenendo un codice verde, ma era morto prima di essere visitato. Secondo i primi accertamenti eseguiti durante l’esame disposto dalla procura di Avezzano, è emersa l’ipotesi che a causare la morte possa essere stato un infarto.