Avezzano. “Il ‘comandante’, alias il candidato Antonio Del Boccio, si fa ferreo paladino dell’ordine cimentandosi in affermazioni che denotano una scarsa conoscenza delle dinamiche di sicurezza urbana, forse perché come agente della polizia provinciale è più addentrato in materie attinenti la cura del bosco e dei suoi abitanti a quattro zampe”. A parlare è Gianni Mancini, delegato di quartiere per le Periferie che si riferisce alla presa di posizione del candidato consigliere con la coalizione guidata da Gabriele De Angelis. Del boccio aveva denunciato pubblicamente la situazione dell’immigrazione ad Avezzano.
“Ci sembra oltremodo offensiva l’accusa che Del Boccio rivolge a polizia e finanza circa la presunta loro inerzia in relazione ad una violazione di sigilli da parte di cittadini extracomunitari, quasi a far lezione (sic!) a chi quotidianamente assicura sul serio la sicurezza dei cittadini”, afferma Mancini, “Del Boccio nel suo delirio-intervista ribalta le competenze dei diversi organi di sicurezza, arrogandosi compiti prefettizi. Infatti, è il prefetto che chiede al sindaco che la polizia locale vada ad affiancare e supportare, per specifiche operazioni, le forze dell’ordine dello Stato e non il contrario come emerge dal suo scritto.
Sempre in relazione alle attribuzioni di competenza del Comune, sfugge al candidato Del Boccio – forse lo stesso impegno che devolve nella campagna elettorale dovrebbe dedicare alla lettura dei codici – che per il controllo del lavoro nero è stato preposto uno specifico e definito organo statale, con divieto ai comuni di occuparsi della delicata questione. E per rimanere in tema, così dicasi per la scottante questione clandestini.
Infine”, conclude Mancini, “ci risulta che il comune di Avezzano effettua regolari controlli sul corretto smaltimento dei rifiuti da abitazione, non solo degli extracomunitari, contro cui sputa veleno, ma anche dei cittadini di Avezzano e di paesi limitrofi. Con molta discrezione facciamo notare che il controllo dei rifiuti è tra le competenze della polizia provinciale cui il candidato Del Boccio si onora di appartenere. Per cui quando dopo l’11 giugno tornerà in servizio, alla luce di quello che scrive avrà molto da fare e potrà perciò dimostrare le sue grandi capacità giuridiche e operative”.