Ovindoli. Ha scelto di continuare a vivere nella Marsica, in montagna. Il suo “ritiro” sarà tra i monti che tanto amava anche Papa Wojtyla, dove veniva a riposare, passeggiare, pregare e anche sciare. Dove il passaggio di Giovanni Paolo II ha lasciato dietro di sé pace e serenità.
È il vescovo dei Marsi, monsignor Pietro Santoro, originario di Vasto, dal 2007 vescovo della diocesi di Avezzano, che nel comunicare il passaggio del Pastorale al suo successore, ha annunciato che continuerà a vivere tra la comunità di Rovere, la frazione di Rocca di Mezzo e Ovindoli.
“Dopo aver a lungo riflettuto e accantonato altre possibilità, ho deciso, dopo l’ingresso del nuovo Pastore, di ‘ritirarmi’ (nel senso più etimologico e spirituale del verbo ‘ritirare’) nella Comunità di Rovere – Ovindoli”, ha annunciato il vescovo Santoro, “per i giorni che il Signore vorrà ancora concedermi, marsicano nel cuore, intendo respirare con la bellezza delle nostre montagne. Continuerò a svolgere il mio servizio di Vescovo Assistente Generale (in Italia e Ruanda) dell’Istituto Secolare di Diritto Pontificio Oblate di Cristo Re – Opera Madonnina del Grappa (Famiglia Spirituale di Padre Enrico Mauri). Con il mio successore sarò in profonda comunione e relazione fraterna. Ovviamente ‘avrò cura di non interferire in nulla né direttamente né indirettamente nella guida della Diocesi’ (Apostolorum Successores n. 26). Avrò, inoltre, la gioia di essere conconsacrante nella Ordinazione Episcopale del Vescovo Giovanni e di consegnargli il Pastorale nella celebrazione del 3 ottobre”.
“Il vescovo Santoro è un caro amico personale e della nostra terra”, il commento del sindaco di Ovindoli, Simone Angelosante, “e noi siamo onorati di ospitare una così rilevante personalità. Lo ringraziamo per la scelta. Sono certo che da noi troverà tanto affetto. Sua eccellenza farà diventare Ovindoli un posto ancora migliore”.