Avezzano. Fare ammenda sugli errori del passato più o meno recente, aggregare, guardare al futuro, ascoltare i cittadini e aprire al dialogo con altre forze politiche. Questo, in sintesi, è ciò che è emerso dall’assemblea aperta del Pd cittadino in vista delle elezioni amministrative di Avezzano.
All’interno della sala conferenze del palazzo di città è andato in scena un incontro per fare chiarezza, anche e soprattutto grazie al dibattito circa gli sviluppi in itinere. “C’è una pandemia in atto che non è quella cinese ma che riguarda quella dei sovranisti che però, mi preme dire, è in fase calante”, ha introdotto il segretario Giovanni Ceglie che ha sottolineato, inoltre, l’apertura a forze politiche. Frecciatina al M5s reo di “arroccarsi” invece di dialogare.
Presenti anche Michele Fina, segretario regionale, Franceco Piacente, coordinatore provinciale, Giuseppe Di Pangrazio, coordinatore della segreteria cittadina, Quirino Crosta, vice presidente regionale, oltre a diversi esponenti del partito come Roberto Verdecchia, Lorenza Panei, Marielisa Serone, Anna Paolini, Sergio Natalia
“Tutti hanno capito che c’è una scomposizione importante rispetto ad anni passati”, ha dichiarato Di Pangrazio. “Prima c’erano interventi programmati, come nel 2012 / 2017, che portarono Avezzano ad avere dialoghi costanti col governo nazionale e regionale. Il “Progetto Marsica” prevedeva la partecipazione dell’amministrazione comunale e dei sindaci marsicani accomunati dall’intento di ridare dignità alla città agli occhi della Marsica e della Regione. Ora assistiamo a un vuoto, soprattutto a causa degli ultimi 7, 8 mesi. La prima cosa di cui Avezzano ha bisogno è la pacificazione. Ora il PD vuole confrontarsi sui temi e a mettere in campo le migliori capacità che abbiano voglia e fantasia di voler governare la città territorio. L’obiettivo deve essere a medio lungo termine per ristabilire un’attività in grado di avere rappresentanti anche in regione e al governo nazionale. Servono progetti e proposte per coinvolgere la parte più reattiva della popolazione”.
Ha preso poi la parola Francesco Piacente che si è soffermato sull’importanza di questa tornata amministrativa “È scontato affermare che il voto di Avezzano sarà un test essenziale. Il gruppo dirigente avezzanese ha una grande responsabilità, Ceglie è stato provvidenziale nell’affermare che va promosso un discorso di collettivo anziché di singole individualità. È una sfida difficile che tutti dobbiamo accettare. Guardiamo alla sfida elettorale sapendo che senza unità la partita non si gioca nemmeno. Il PD su Avezzano è pronto ed è lontano da autoreferenzialità. Le alleanze sono strada obbligata. Dobbiamo sposare una linea di apertura per affermare che Avezzano è una città che si autodetermina per costruire il proprio futuro. Alle categorie e gruppi civici dico di sederci e dialogare. Ora si deve lavorare sulla rete, con persone che vogliono spendersi con noi e lavorare per la città. La lista elettorale deve essere composta da gente che sa di dover lottare per il proprio territorio”.
Sono intervenuti anche Lorenza Panei e Roberto Verdecchia che hanno sottolineato l’importanza di fare ammenda sugli errori commessi negli ultimi anni per evitare di ripeterli in futuro. “Come Pd dobbiamo ripartire dall’ascolto. In questa città a volte siamo stati poco attenti perché presi anche da un assetto regionale deficitario. Dobbiamo ricucire il rapporto con queste fasce. Oggi siamo l’unico partito che ha una struttura. Senza politica non si governano le città”, ha dichiarato la Panei.
Sulla stessa linea di pensiero anche Roberto Verdecchia che ha voluto porre l’accento sulla necessità di dialogo e coesione ma anche sull’importanza di rinnovare una classe dirigente e avvicinare giovani ed esponenti della società civile. La chiusura dell’assise è stata affidata al segretario regionale Michele Fina. ” Non basta governare bene, l’azione di governo, così come idee e programmi, devono sposarsi con la persone e con i loro argomenti – ha dichiarato – di fondo la costruzione del consenso è testa e cuore. Servono valori e vanno portati avanti nelle prossime settimane. L’odio verso il Pd è scemato. Ora si deve passare alla collaborazione strutturale. Penso che dobbiamo rinunciare a fare il partito rigido che se ne frega di quello che ha fuori. Fondamentale il dialogo”.
Nel corso dell’assemblea è stato sottolineato come, allo stato attuale, Domenico Di Berardino, esponente storico del Pd su Avezzano, non risulti essere tesserato. Non ha rinnovato. Tutta da decifrare quindi la sua posizione, anche se l’ingresso a Italia Viva è sempre meno utopico.