Avezzano. Marsica unita in difesa del Tribunale. Aula consiliare troppo stretta per contenere Sindaci, amministratori, rappresentanti degli ordini, associazionei di categoria, avvocati, sindacati, lavoratori e cittadini accorsi in massa all’appello lanciato dal Comune di Avezzano per salvaguardare il presidio della legalità di Avezzano e della Marsica. Il leit motiv dell’assise civica straordinaria, -dove hasnno preso parte anche il presidente del Tribunale Eugenio Forgillo, i consiglieri regionali Daniela Stati, Giuseppe Di Pangrazio, Gino Milano e Giovanni D’Amico, il presidente della Provincia Antonio Del Corvo, il presidente dell’organismo unitario dell’avvocatura italiana Maurizio De Tilla, il consigliere nazionale forense Lucio Del Paggio, i presidenti dell’ordine degli avvocati e della camera penale, Sandro Ranaldi e Leonardo Casciere- seppur con qualche sfumatura diversa, è stato univoco: basta alle spoliazioni della Marsica, il Tribunale di Avezzano, il terzo in Abruzzo dopo Pescara e Teramo, con una produttività altissima, non si tocca.
In linea con il pensiero e la proposta del sindaco Giovanni Di Pangrazio, messa nero su bianco nell’ordine del giorno approvato all’unanimità, dopo aver accolto alcune integrazioni dei consiglieri e dei rappresentanti degli ordini, quindi, il consiglio presieduto da Domenico Di Beradino, ha approvato l’atto che impegna il primo cittadino e la giunta Municipale, a mettere in atto ogni azione volta al rispetto del comma 5 Bis dell’articolo 1 della legge 14 settembre 2011 n. 148 recante delega al governo per la riorganizzazione degli uffici giudiziari sul territorio che per “gli effetti prodotti dal sisma del 6 aprile 2009 sulle sedi dei tribunali di L’Aquila e Chieti il termine di cui al comma 2 per l’esercizio della delega relativamente ai soli tribunali aventi sede nelle province di L’Aquila e Chieti, ovvero Avezzano, Sulmona, Vasto e Lanciano, è differito di tre anni”. Accolta in pieno anche l’idea di fungere da raccordo con le amministrazioni di Sulmona, Lanciano e Vasto e fare squadra con i Parlamentari abruzzesi, i Presidenti dei Tribunali, i Procuratori della Repubblica, i Presidenti degli Ordini degli avvocati e delle Camere penali, il Presidente dell’O.U.A. e del C.N.F. convocando un summit ad Avezzano per agire insieme in difesa dei diritti dei marsicani e degli abruzzesi”.
La decisa azione del Comune di Avezzano ha registrato il plauso di numerosi amministratori, come ad esempio il vice sindaco di Ovindoli, Marco Iacutone che ha accolto con favore il “risveglio dal torpore del Comune più grande, esortando l’amministrazione a proseguire su questa strada. Avezzano prenda le redini del territorio per dire basta ai sacrifici imposti dall’alto e recuperare il terreno perduto”. Il consiglio, quindi, ha raccolto le sollecitazioni dei numerosi “ospiti” e dato l’ok “all’istituizione di un tavolo permanente con i rappresentanti dell’ordine forense e le istituzioni locali politiche, imprenditoriali e sociali”. Ora l’atto è stato girato a tutti i Comuni della Marsica per l’adozione nei Consigli comunali. “La risposta corale e univoca della Marsica”, afferma il sindaco “è un segnale chiaro per tutti: siamo stanchi di subire tagli, soprattutto se immotivati e penalizzanti per il territorio e la popolazione, poggiati su presupposti sbagliati. Difenderemo il Tribunale in tutti i modi”. Un primo assaggio, al di là delle azioni istituzionali, ci sarà il 24 luglio, quando anche dalla Marsica amministratori e cittadini saranno a Roma per far sentire la loro voce sotto i palazzi della politica.