Avezzano. Camion, mezzi per il soccorso stradale, ribaltabili, gru e mezzi per il trasporto vetture di gran parte dell’Europa e anche del Medio Oriente sono targati Silver. Il gruppo formato da Silver e Sts ha superato pandemia e crisi e ora si prepara per espandersi ulteriormente verso la Repubblica Democratica del Congo.
Proprio lì infatti vuole creare un centro di assemblaggio, puntare sulla formazione e sull’esportazione di prodotti semilavorati. Per questo ieri il direttore generale del gruppo Silver, Luigi Silvestri, affiancato dal padre Vittorio, storico patron dell’azienda, ha accolto ad Avezzano l’ambasciatore, Paul Emile Tshinga Ahuka, arrivato appositamente nel sito di Avezzano per siglare un patto volto allo sviluppo dell’azienda nella Repubblica Democratica del Congo.
Durante l’incontro, al quale hanno preso parte anche il sottosegretario al made in Italy, Fausta Bergamotto, l’europarlamentare Elisabetta De Blasis, l’assessore regionale, Mario Quaglieri, il consigliere regionale Massimo Verrecchia, l’assessore comunale Loreta Ruscio e tutti i presidenti delle associazioni di categoria, il gruppo Silver ha illustrato i propri numeri e spiegato come si andrà avanti alla luce delle novità che stanno interessando il settore dell’automotive, una su tutte l’attenzione all’ecologia.
“Questa azienda è nata il primo luglio 1956 a Capistrello”, ha precisato Silvestri, “poi man mano è cresciuta approdando dopo 10 anni ad Avezzano. Eravamo arrivati ad avere 200 dipendenti, ma nel 2008 siamo andati giù. Ora però stiamo ripartendo e siamo molto orgogliosi”. Dopo la visita negli stabilimenti tutti i partecipanti si sono radunati nello stabile “Officine 66” per un confronto sullo sviluppo del settore industriale.
Verrecchia, Ruscio e Quaglieri hanno riconosciuto l’importanza della Silver dando, ognuno per le proprie competenze, la loro disponibilità per obiettivi futuri. Il sottosegretario Bergamotto ha spiegato che “la Repubblica Democratica del Congo è un paese amico e per questo siamo favorevoli a consolidare i rapporti bilaterali sia singolarmente e sia con le imprese. Rappresentate la miniera mondiale delle tecnologie future ed è importantissimo, per il mondo intero, aiutarvi e sostenervi. Voglio ricordare che come Stato, attraverso l’Eni, abbiamo chiuso un accordo grazie al quale è stato lanciato il più grande gasdotto che contribuirà a rendere l’Italia indipendente dal gas russo”.
Anche l’europarlamentare De Blasis ha dato il suo supporto e annunciato che “la Silver è un esempio di piccola e media impresa che ha resistito a due anni di pandemia, sta resistendo a una crisi economica forte e sta guardando avanti. Il mio augurio è che questa cooperazione inizi qui ad Avezzano e prosegua fino all’Europa”.
A entrare nel vivo del dibattito è stato il direttore Silvestri. “Stiamo diversificando il business con prodotti innovativi e un’attenzione all’ecologia”, ha evidenziato, “abbiamo 80 collaboratori diretti e circa 100 indiretti, con un’età media di 30 anni, oltre a un centro di assemblaggio in Lituania. Nei prossimi giorni sarò in Giappone per concretizzare delle collaborazioni, nostri agenti stanno lavorando in Medio Oriente e a breve forniremo all’Iraq 160 veicoli da usare nella ricostruzione. Abbiamo poi collaborazioni in Arabia, in Nord Africa e in Marocco.
Abbiamo in Italia quattro macro aree commerciali, 20 punti di assistenza, 25 partner in tutti i mercati esteri. Negli ultimi tre anni abbiamo fatto investimenti per 10milioni di euro, con un +57% nel periodo covid. Tutti i cambiamenti che ci sono stati per noi rappresentano un’opportunità. Negli ultimi tre anni abbiamo investito di 10milioni di euro e ora vogliamo puntare alla Repubblica del Congo con formazione in Italia, esportazione di prodotti semi lavorati e kit da montare direttamente in Congo”.
L’ambasciatore si è detto soddisfatto di questa iniziativa e ha ribadito che “l’obiettivo è riprendere i rapporti con l’Italia già avviati diversi anni fa. Il nostro intento è quello di fare tornare gli italiani a investire nella nostra terra. Quello che vorremmo ricordare e sottolineare è l’importanza di riaprire le collaborazioni e fare ritornare in Congo gli imprenditori italiani perché il nostro paese è ricco di risorse e opportunità”.