Avezzano. Un tuffo nella mitologia greca, tra amore, labirinti e scelte che cambiano il destino questa mattina il Centro Servizi Culturali “I. Silone” di Avezzano grazie allo spettacolo “Arianna, Teseo e il mare”, messo in scena dagli alunni del Liceo Classico “A. Torlonia”. Frutto del laboratorio teatrale curato dalla compagnia Teatro Lanciavicchio, lo spettacolo ha preso vita sotto la guida esperta dei registi Antonio Silvagni e Angie Cabrera, con la professoressa Cristina Salciccia come referente del progetto ed il supporto organizzativo della professoressa Federica Gambelunghe.
Sul palco, a dare corpo e voce alla leggenda, gli interpreti Federico Cerasoli, Nicholas Crispino, Giulia Dei Giudici, Lucrezia Sabatini, Mattia De Simone, Cecilia Capodacqua, Corrado Paoloni e Ruben De Foglio. Con leggerezza espressiva, i giovani attori hanno affrontato una delle narrazioni più note del mondo antico: la storia di Teseo, l’eroe che sfida il Minotauro, e di Arianna, la principessa abbandonata tra amore e solitudine.
Dopo i saluti, la dirigente scolastica Flavia Maria Teresa Valentina Cannizzaro ha sottolineato come il mito di Arianna e Teseo sia ancora attuale perché tocca temi universali e profondamente umani, che resistono al tempo e parlano della nostra condizione esistenziale, oggi come nell’antichità. Il pubblico — un auditorium gremito di studenti provenienti dagli istituti “E. Majorana”, “A. Vivenza” e “A. Torlonia – B. Croce” — ha risposto con partecipazione.
A conclusione dello spettacolo, la dirigente ha omaggiato con un mazzo di fiori la professoressa Gabriella Masci, prossima al pensionamento, come segno di riconoscimento per l’impegno profuso non solo nell’insegnamento, ma anche nel supporto costante al laboratorio teatrale. Un gesto sentito che ha suscitato non poca commozione. L’evento ha saputo unire bellezza e sapere, emozione e riflessione. Una dimostrazione concreta che il teatro può diventare scuola di vita e strumento educativo potente e che i miti, lungi dall’essere relegati alla polvere dei libri, continuano a parlarci, a formarci, a farci crescere.