Tagliacozzo. C’erano tantissimi amici, quelli di Tagliacozzo, di Avezzano e di Roma, questa mattina, per l’ultimo saluto a Marco Callegari, l’ex pugile ucciso a 46 anni da un colpo di pistola durante una lite nella zona della Piccola Svizzera a Tagliacozzo. In cella con l’accusa di omicidio Pietro Catalano (47). Nella camera ardente allestita all’ospedale dei Santi Filippo e Nicola di Avezzano hanno atteso la partenza per Roma dove si sono tenute le esequie. Nel pomeriggio i funerali si sono svolti nella chiesa di San Frumenzio, ai Prati Fiscali. È stata la cognata di Marco Callegari a ringraziare tutti coloro che in questi drammatici giorni di dolore hanno testimoniato in molti modi la vicinanza alla famiglia, “un’altra famiglia” ha detto, quella degli amici marsicani che per tanti anni lo hanno accolto in questa terra, nella sua nuova casa, nella sua nuova vita, tragicamente interrotta, un pomeriggio di fine estate, quando è rimasto ucciso da un proiettile sparato a breve distanza da una pistola calibro 765. Il sacerdote, durante l’omelia, ha sottolineato un duplice aspetto emotivo: quello del dolore per la perdita di una persona cara e di un amico, e quello della rabbia per la tragedia avvenuta. Ha partecipato alla cerimonia anche l’amico che era presente al momento dell’omicidio. (g.r.)