L’Aquila. Ieri si è svolto un summit della maggioranza di centrodestra all’Aquila, durato oltre quattro ore, incentrato sul deficit della sanità. Durante l’incontro, è emersa la decisione di aumentare le tasse per coprire il disavanzo, scatenando un acceso confronto tra i membri della coalizione.
Il presidente Marco Marsilio, di Fratelli d’Italia, ha avuto uno scambio acceso con la consigliera della Lega, Carla Mannetti, che si è sentita offesa e ha lasciato la riunione, seguita dal capogruppo della Lega, Vincenzo D’Incecco, e dal vice presidente della Giunta regionale, Emanuele Imprudente. La tensione è aumentata dopo che Mannetti ha espresso la sua contrarietà all’aumento delle tasse in un’intervista con la TGR Abruzzo, un’opinione condivisa anche da altri membri di Fratelli d’Italia e Forza Italia.
Il capogruppo del Partito Democratico in consiglio regionale, Silvio Paolucci, ha commentato la situazione, avvertendo che l’aumento dell’Irpef colpirà i cittadini abruzzesi per coprire il deficit della sanità. Ha sottolineato che molti abruzzesi sono costretti a rinunciare alle cure e che i livelli essenziali di assistenza sono tra i più bassi. Paolucci ha anche evidenziato che le maggiori entrate fiscali non saranno sufficienti a risolvere i problemi della sanità, che si prevede continuerà a registrare un deficit significativo anche nel 2025. Inoltre, i sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno lanciato un allarme riguardo all’aumento delle tasse in un contesto di sanità inadeguata e salari stagnanti. Hanno criticato l’assenza di una pianificazione sanitaria efficace e la mancanza di investimenti per migliorare i servizi. Nonostante le manifestazioni per chiedere un cambiamento, la Giunta regionale ha continuato a seguire una politica sanitaria che, secondo i sindacati, ha portato a un deficit di bilancio e a una qualità dei servizi scadente.
Buco nella sanità e aumento delle tasse in Abruzzo, oggi l’atteso summit in Regione