Avezzano. Dal 3 all’11 giugno pedizione internazionale studierà la biodiversità delle praterie dell’Appennino laziale-abruzzese. Uno dei punti focali della missione degli esperti saranno i pascoli del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise dove arriveranno il 7 giugno. Più di 25 esperti di praterie e steppe, provenienti da 10 nazioni diverse dell’Eurasia (incluse Cina, Russia ed Ucraina), si dedicheranno a una campagna intensiva di raccolta dati sulla ricchezza di specie di piante, dalla conca di Capestrano in Abruzzo fino alla Val Comino nel Lazio, passando per il Velino, la Marsica e l’Alto Sangro. Si tratta della 10° spedizione annuale dell’EDGG – Eurasian Dry Grassland Group, una rete scientifica internazionale per l’ecologia e la conservazione di pascoli e steppe. L’evento è stato organizzato anche grazie al supporto del Parco Nazionale d’Abruzzo,Lazio e Molise e al contributo finanziario della Fondazione Anna Maria Catalano di Fiumicino (RM).
“Queste missioni di ricerca si svolgono ogni anno in un diverso Paese dell’Eurasia: per il 2017 la scelta è caduta sulle nostre montagne” spiega Goffredo Filibeck, botanico dell’Università della Tuscia e organizzatore della spedizione. “Una scelta che sottolinea l’interesse, a scala mondiale, delle praterie appenniniche: un ambiente che tendiamo a considerare come ‘terre marginali’, ma che in realtà ospita una biodiversità eccezionale, frutto della storia millenaria della pastorizia ovina”. Alla ricerca collaboreranno anche i botanici di riferimento per il territorio abruzzese, afferenti alle Università dell’Aquila e al Centro Ricerche Floristiche dell’Appennino dell’Università di Camerino. I dati confluiranno in un enorme e sofisticato database che consente di comparare le informazioni di tutte le spedizioni finora effettuate. “Le praterie semi-naturali europee, ossia i prati spontanei mantenuti dall’esercizio del pascolo, come ha mostrato una nostra recente ricerca sono l’ambiente con la più alta ricchezza di piante per metro quadrato al mondo” conclude l’ecologo tedesco Jürgen Dengler, coordinatore delle spedizioni dell’EDGG.
“Ospitare la spedizione internazionale nel territorio del Parco – conclude Antonio Carrara, presidente del PNALM – è una bella occasione per approfondire le conoscenze sui nostri pascoli, oltre che di confronto con studiosi provenienti da altre parti del mondo”.