Avezzano. A quasi due mesi dall’inizio dell’emergenza sanitaria la Marsica e le sue strutture ospedaliere hanno richiamato l’attenzione per le carenze riscontrate e lamentate dai vertici locali e regionali. Duro è stato l’attacco del Pd che ha definito la sanità marsicana “indegna di un paese civile” denunciando quella che è la gestione degli ospedali di Avezzano, Tagliacozzo e Pescina. Sulla questione è intervenuto il Segretario del Circolo del Pd di Avezzano, Giovanni Ceglie, il quale ha sottolineato tramite una nota che “assistiamo impotenti ai continui dietrofront di questa Amministrazione regionale di destra, dei suoi amministratori e soprattutto del suo presidente Marsilio. In merito all’emergenza Coronavirus che ha colpito anche l’Abruzzo ed ha visto impreparata una giunta regionale fondamentalmente confusa, assistiamo all’ennesima decisione contraddittoria. I punti di primo soccorso di Pescina e Tagliacozzo chiudono perché impreparati a gestire l’emergenza ed oggi leggiamo che a Tagliacozzo l’ospedale potrà accogliere malati ex Covid in fase di guarigione che potranno essere trasferiti lì. Nuovo dietrofront. I sanitari del Pronto soccorso di Pescina sono stati trasferiti ad Avezzano per supportare gli arrivi di pazienti positivi. L’ospedale di Avezzano chiede di essere trasformato in Ospedale Covid perché attrezzato e unico per un bacino di utenza di circa 140 mila abitanti ma cosa decide la regione, di utilizzare Tagliacozzo già dichiarato impreparato”.
“La stessa regione si era pronunciata per l’uso dell’Interporto di Avezzano perché delocalizzato dall’ospedale e attrezzabile in tempi rapidi ma i dietrofront si susseguono come le dichiarazioni di intervento sulle mascherine ed i tamponi ai sanitari. Ad Avezzano”, spiega Giovanni Ceglie,”i sanitari si sono pagati da soli i tamponi e si sono attrezzati da soli con cartelli in varie lingue per i percorsi da seguire al Pronto Soccorso. Medici ed Infermieri ed operatori mandano contestazioni alla direzione generale tramite i propri legali per organico e strutture insufficienti oltre a primari non ancora nominati”.
“Ma siamo ancora nell’era del letargo della Regione, come accaduto per la gestione della Cassa Integrazione in deroga dove l’Abruzzo è oggi in fondo alla classifica delle regioni per richieste, e dove il Crua di Avezzano potrebbe fare la differenza per i tamponi ai malati positivi del territorio marsicano. Non c’è da meravigliarsi con un governatore di fuori regione, che appena insediato invece di lavorare in Giunta preferisce scendere in piazza a protestare a Roma contro il neo governo nazionale Giallo-Rosso e giura che non avrebbe mai votato Mattarella. Di Maio dopo due anni dalla richiesta dell’ impeachment per Mattarella ha fatto “Mea Culpa”, quanti anni dovremo aspettare”, conclude Giovanni Ceglie,” perché lo faccia Marsilio?”.