Pescasseroli. Nemmeno un impetuoso scroscio di pioggia precipitato sul tradizionale corteo per il centro di Pescasseroli è riuscito a rovinare la grande festa organizzata a Pescasseroli in occasione del Centenario del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
Il corteo storico che ha scandito le precedenti celebrazioni, accompagnato dai gonfaloni dei 24 Comuni del Parco è partito dalla sede del Parco e ha raggiunto la Fontana San Rocco, dove l’iscrizione rupestre ricorda ancora il luogo in cui l’onorevole Sipari, il 9 settembre 1922, inaugurò il Parco alla presenza di autorità e popolazione locale.
Qui c’era il coro Decima Sinfonia di Pescasseroli che apettava le autorità per esibirsi nell’inedito Inno del Parco che poi però è stato rimandato, per via della battente pioggia arrivata all’improvviso, come in ogni paese di montagna che si rispetti, ha dovuto rinviare il canto, spostato al tendone allestito nella sede principale del Pnalm.
Cento anni del Pnalm, il corteo attraversa Pescasseroli: è la festa di tutto l’Abruzzo
Il fotoracconto del corteo per le vie di Pescasseroli per i 100 anni del Pnalm
Presenti all’evento, scandito dalla coinvolgente musica dei Leoncini d’Abruzzo, anche i rappresentanti del Parco Nazionale Gran Paradiso, con il presidente Italo Cerise e dal direttore Bruno Bassano, con cui sono state organizzate tutte le celebrazioni del Centenario.
“Sono onorato di poter presiedere le celebrazioni del centenario del Parco”, ha dichiarato il presidente Giovanni Cannata, “un traguardo importante per un Parco che fin dalle sue origini ha lavorato per coniugare la conservazione di specie minacciate e ambienti meravigliosi con lo sviluppo sostenibile delle popolazioni locali, diventando un modello nel mondo. Ci aspettano sfide complesse per le quali il Parco e i parchi più in generale hanno un ruolo centrale di laboratori dove di fatto già si sperimentano modelli virtuosi di convivenza con la Natura”.
“La sfida della conservazione oggi meno che mai si può dire vinta”, ha continuato il direttore Luciano Sammarone, “forti della storia, degli errori e dei successi di questo Parco dobbiamo lavorare per il futuro. Saremo obbligati, a breve, a rivedere i nostri stili di vita e a confrontarci sempre di più con le Leggi della Natura e con le regole per rispettarla, in un’ottica dinamica dove ognuno dovrà fare la propria parte senza procrastinare o delegare. Dovremmo provare tutti a fare come E. Sipari, che nel lontano 1922 ebbe una visione rivoluzionaria che sembrava contrastare totalmente con quella che era la realtà di quel tempo, ma che a distanza di 100 anni è risultata essere corretta”.
L’intervento del presidente della Regione, Marco Marsilio
“Il Parco Nazionale d’Abruzzo rappresenta un punto cardinale del nostro territorio, attraverso il quale l’Abruzzo è conosciuto in tutto il mondo come Regione verde, la Regione dei Parchi. In un’epoca caratterizzata e segnata dalla cosiddetta transizione ecologica e dal forte recupero di valori, come la salvaguardia ambientale e la sostenibilità, un territorio come il nostro diventa modello esemplare. Il nostro Parco Nazionale rappresenta una delle più importanti e più longeve esperienze di conservazione, tutela e valorizzazione del territorio che esistono in Italia e in Europa”. L’intervento del presidente della giunta regionale, Marco Marsilio, che oggi ha partecipato al corteo storico a Pescasseroli, per festeggiare i 100 anni del Parco nazionale d’Abruzzo.
Il Pnalm ha il suo inno, la prima volta cantato dal coro di Pescasseroli
“L’inno, del 1929, ha una melodia molto orecchiabile e semplice,è stato cantato dalla bambine della scuola elementare in occasione della festa degli alberi”, ha spiegato Anna Tranquilla Neri, presentando la prima esecuzione ufficiale del coro davanti a un nutrito pubblico che non si è scoraggiato nemmeno davanti al temporale, “l’ultima strofa è stata composta da un componente del coro, anche guardiaparco, Ezechia Trella,emozionatissimo, “è stato armonizzato in Svizzera dal maestro Grimoaldo Macchia”.
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