Avezzano. Presentata la campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale. La campagna di sensibilizzazione è stata proposta dalla Federazione Italiana Motociclisti, il Motoclub Sirente e il Presidente, Luca Di Genova, la Provincia dell’Aquila, i Comuni di Carsoli, Pescina, Oricola, San Benedetto dei Marsi, Scanno, Alfedena, Opi, Barrea, Anversa, Pescasseroli, Bisegna, Collarmele, Ortona, Cocullo, Villetta Barrea, Gioia dei Marsi, Civitella Alfedena, Aielli, per il patrocinio dato, le Associazioni Ciclisti Fontamara Pescina, Artè Caffè Letterario Pescina, Avis Pescina, Motoclub Mirmidoni di Carsoli per la collaborazione e il contributo.
L’idea è stata sviluppata da Salvatore Slocchi, che ci tiene a “ringraziare Alfonsino Scamolla”, spiega, “per l’aiuto e il contributo dato”.
“Come recita Madre Teresa di Calcutta la vita è sicuramente il dono più grande e prezioso che ogni essere umano abbia ricevuto e come tale va preservato”, si legge nella nota, “artefici e non spettatori del nostro destino, consapevoli che a volte la superficialità e una banale distrazione possono fare la differenza, questa campagna di sensibilizzazione, nata dalla consapevolezza dei numerosi incidenti mortali che si verificano soprattutto nel weekend nel nostro territorio, è un’esortazione alla prudenza, si dice che ogni volta che un motociclista sale in sella, insieme a lui salgono gli angeli e i diavoli, i diavoli girano il polso in maniera irrazionale e violenta, l’adrenalina ti arriva al cervello lasciandoti per lunghissimi interminabili minuti i tremori. Poi ci sono gli angeli, che portano la voce e il volto di chi non c’è più, in moto si muore e ci si fa male”.
“Andare in moto è il modo ideale per staccare la spina e correre via dalla routine e quotidianità, le nostre strade per conformazione geografica e paesaggistica e per tipologia, offrono spettacolari itinerari e suggestivi scorci che permettono di scoprire luoghi arricchendo occhi e cuore del motociclista. Ogni angolo nasconde tesori e bellezze avendo la possibilità di imbattersi in meraviglie storiche, culturali e naturali, guidiamo con il cervello, il ginocchio a terra lasciamolo alla pista, perché in strada se hai una svista ti ritrovi in cielo su una lunga lista. E’ nostro dovere, quindi, non trasformare una giornata di totale libertà e puro divertimento in tragedie che sconvolgono la vita irrimediabilmente”.
“E’ importante rispettare le esigenze di tutti i viaggiatori che percorrono tali strade, avendo sì totale libertà ma soprattutto garantendo sicurezza, rispetto dei limiti di velocità, delle norme che regolano il codice della strada, non perdendo mai di vista la tutela e salvaguardia della propria e dell’altrui vita. Ama la moto con il cuore aperto, guidala con il cervello acceso”.