In un’epoca storica dove trovare il lavoro dei propri sogni è sempre più difficile, scegliere di aprire la propria attività è senz’altro l’opzione migliore. È essenziale, tuttavia, capire come muoversi in questo mondo e quali passi fare.
Gestire un’attività, infatti, è un’esperienza ben diversa da quella di un dipendente, ricca di responsabilità e non priva di preoccupazioni. Non mancano, in ogni caso, le soddisfazioni di aver realizzato il proprio sogno e di aver creato qualcosa di utile per il proprio pubblico di riferimento che in qualche modo soddisferà i loro bisogni.
Sono numerosi i passi da fare per aprire un’attività che nel tempo diventi solida e fiorente, evitando quindi che questa sia destinata a fallire.
Innanzitutto è essenziale scegliere il settore di riferimento anche in base ai propri interessi o alle proprie competenze, e capire in che area stabilirsi in base alla propria strategia di vendita.
Inoltre, è bene decidere se aprire un’attività in proprio oppure un’attività di Franchising, contando sull’esperienza di un Brand noto e riconosciuto che presti il suo Kow-how e il suo nome alla tua attività.
Se non sai da che parte incominciare puoi affidarti ad un professionista. Se, invece, preferisci fare tutto da solo, puoi consultare delle guide online che spieghino quali sono i costi ed i requisiti per aprire un’attività in proprio. Se non vedi l’ora di cominciare per iniziare a stendere le basi del tuo progetto e realizzare il tuo sogno puoi scoprire come aprire un’attività continuando a leggere questo articolo. Con un po’ di pazienza, non solo scoprirai come avviare il tuo negozio o il tuo progetto di vendita in autonomia ma scoprirai anche il segreto per avviare un negozio che faccia affidamento su un marchio consolidato. Insomma, scoprirai come aprire un’attività in franchising, e avrai una visione chiara di quali sono i costi e i vantaggi.
Aprire un’attività in proprio: ecco come fare
Come spiega anche Confcommercio, per aprire un’attività individuale, bisogna rivolgersi all’Agenzia delle Entrate per ottenere l’attribuzione della Partita Iva alla propria attività. Non solo, è essenziale stabilire una ragione sociale ed effettuare l’iscrizione nel Registro delle Imprese.
Per alcuni tipi di attività, potrebbe essere obbligatorio effettuare anche l’iscrizione all’Albo delle Imprese Artigiane.
Vi sono poi tutti gli adempimenti INPS, ai fini previdenziali, e INAIL, ai fini assicurativi, da assolvere per poter mettere la propria attività in regola.
Svolte tutte queste attività burocratiche, è possibile dare inizio al proprio progetto a cui sarà stato dato un nome preventivamente. A questo punto, chi ha competenze di marketing può cominciare a lavorare da solo, altrimenti può rivolgersi ad un’agenzia addetta. Questa effettuerà un progetto e una strategia che permetterà al pubblico di riferimento di conoscere l’attività nascente.
Se ci si rivolge ad un’agenzia di Marketing, dovranno essere tenuti in considerazione anche questi costi.
Le spese per l’apertura di un’attività individuale comprendono:
- Imposta di bollo,
- Diritti di segreteria della Camera di Commercio,
- Attestazione di inizio attività e registrazione al SUAP,
- Tasse e contributi,
A queste si aggiungono le spese di gestione ordinaria. Oltre alle spese di Marketing, nella gestione ordinaria rientrano tutte le spese che riguardano i beni di consumo, relativi all’assunzione del personale, agli affitti, utenze, bollette e all’arredo del locale.
Come aprire un’attività in Franchising
Anche il Franchising è una buona occasione per aprire un’attività personale e realizzare il proprio sogno. Il vantaggio è di essere seguiti da un marchio che condivide il Know – how, la formazione dei dipendenti e in alcuni casi offre anche l’arredo della struttura.
I risultati del comparto Franchising sono in continua crescita, e, secondo quanto riportato da Confcommercio, negli ultimi anni vi è stato un decisivo aumento del fatturato e degli addetti occupati.
Per aprire un’attività in Franchising è necessario innanzitutto scegliere il settore in cui si vuole aprire l’attività, e a quale Brand rivolgersi. Ogni Marchio, infatti, potrebbe imporre delle condizioni differenti per l’apertura della nuova filiale.
Anche in questo caso sarà necessario l’apertura della Partita Iva dell’attività. La ragione sociale, tuttavia, sarà la stessa del marchio. La registrazione nel registro delle imprese dovrà essere solo ed esclusivamente per quanto riguarda la nuova filiale, e non l’attività in sé.
Ci saranno poi gli adempimenti INPS e INAIL, che però saranno in parte a carico del Brand originario.
Anche in questo caso vi sono costi fissi e costi variabili da affrontare per l’apertura della nuova attività.
Il principale costo è rappresentato dalla quota di ingresso nell’azienda e di affitto degli spazi. A carico del gestore sono anche gli stipendi, i costi delle merci, e le spese per la promozione e pubblicità locale. Anche in questo caso il proprietario dell’attività può decidere di affidarsi al reparto marketing dell’azienda, oppure ad un’agenzia di marketing di propria fiducia. A carico dell’azienda, invece, saranno i costi di marketing relativi al Brand a livello nazionale.
Anche l’acquisto di forniture e materiali è a carico del gestore della nuova attività, a meno che non vi siano particolari accordi con il Brand. In quest’ultimo caso, il costo potrebbe essere incluso nella quota di accesso del Franchising.