Celano. L’estate è finita ma ancora tantissimi escursionisti in visita alle Gole di Aielli – Celano. Ieri mattina nel suggestivo canyon, uno dei più belli del centro Italia, è arrivata la grande famiglia della sezione Cai di Castel di Sangro, presieduta da Franco D’Ambrosio.
Gli appassionati di montagna sono stati accompagnati da Vincenzo Vitagliani, della sottosezione di Celano, nell’escursione partita dal piazzale di Celano, proseguita nei punti più conosciuti: la Fonte degli Innamorati, i ruderi dell’eremo di San Marco, fino al punto panoramico di Ovindoli.
Gli escursionisti, in totale una trentina, hanno poi pranzato nell’area pic nic, nel territorio di Ovindoli. Al trekking hanno partecipato anche tesserati di altre sezioni, tra cui San Benedetto del Tronto, Vasto e Altopiano delle Rocche.
Compatto il gruppo organizzato da Giovanni Torrini e Maria Assunta Taglienti, insieme ai componenti del direttivo Maria Antonietta Fornari e Lanfranco Donatelli, guidato per tutto il percorso anche dall’alpinista Sergio De Sanctis. Molto apprezzati i panorami che la traversata regala all’interno del Parco naturale regionale Sirente Velino.
Non solo l’amore per le passeggiate in natura ma anche il rispetto dell’ambiente. Tanto che su iniziativa della vice presidente Luisa Tritone, i soci Cai hanno riportato giù tutta l’immondizia lasciata nei pressi dell’eremo, da chi non ha rispetto alcuno per la montagna.
Protagonista indiscusso della giornata è stato Tommaso D’Amico, al secolo Passetta Garibaldi, “figlio dell’ultimo luparo d’Abruzzo”. Originario di Barrea, Pasetta è conosciutissimo in tutto l’Abruzzo per via delle sue apparizioni in tv, come poeta e come fautore del richiamo dei lupi. A più di 80 anni, Pasetta ha percorso tutto il dislivello con il sorriso sulle labbra, condividendo racconti di scalate in montagna, in ogni angolo del mondo.