Gioia dei Marsi. Dodici Comuni marsicani hanno unificato: Centrale Unica di Committenza, Protezione Civile e Sportello Unico per le Attività Produttive. L’obiettivo è quello generare una sorta di “governance di montagna “, che metta a sistema gli ambiti operativi di un nuovo sviluppo locale, per rafforzare la vocazione sia del turismo sia dell’agricoltura, con una gestione associata di funzioni essenziali e correlate tra loro come Scuola, Sanità/Servizi Sociali e Mobilità.
Capofila dell’ambiziosa strategia, elaborata per rafforzare le aree interne individuate in quattro marco-zone e suddivise poi ognuna nei propri territori, per 12 Comuni delle Valli Giovenco-Roveto-Vallelonga, è stato individuato il Comune di Gioia dei Marsi, a guida del sindaco Gianclemente Berardini.
Gioia dei Marsi diventa Comune capofila per quanto riguarda la gestione associata di Coordinamento delle Emergenze, la pianificazione della Protezione Civile (a Gioia guidata dall’ingegnere Luigi Aratari), il presidio del territorio e il coordinamento dei primi soccorsi, con azioni mirate di prevenzione delle emergenze e dei fattori di rischio più rilevanti nel sistema montano.
La Giunta Regionale, recependo la Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI), ha individuato quattro macro-zone su cui intervenire secondo le linee guida della suddetta strategia, con azioni determinanti per un auspicabile sviluppo endogeno, per un rafforzamento delle comunità locali e per un tampone ad un inesorabile declino socio-economico ma anche, se non soprattutto, demografico dell’entroterra marsicano
si legge nell’accordo raggiunto con gli altri Comuni dell’area di riferimento,
Tra le quattro aree individuate è inclusa anche la Valle del Giovenco – Valle Roveto – Vallelonga comprensiva di 12 Comuni (Balsorano, Bisegna, Civita d’Antino, Gioia dei Marsi, Lecce nei Marsi, Morino, Ortona dei Marsi, Ortucchio, Pescina, San Benedetto dei Marsi, San Vincenzo Valle Roveto e Villavallelonga).
L’idea di fondo, generata dalla profonda analisi dei contesti delle aree di riferimento e delle criticità presenti al loro interno, è quella di generare una sorta di governance di montagna atta a mettere a sistema gli ambiti operativi di un nuovo sviluppo locale vocato al turismo e all’agricoltura e determinare una gestione associata delle funzioni fondamentali e correlate, come Scuola, Sanità/Servizi Sociali e Mobilità.
“Altro fondamentale aspetto”, commenta il primo cittadino, Berardini, “è quello di riconnettere le tre valli (Giovenco-Roveto-Vallelonga) integrando tra di loro gli ambiti economici e sociali valorizzando le peculiarità culturali e ambientali di ogni area.
A tal fine, i 12 Comuni compresi nella nostra area, hanno propedeuticamente approvato le linee di intervento sottoscrivendo una Convenzione che implementerà la Strategia Nazionale per le Aree Interne generando un accordo partenariale strategico.
Per dare riscontro agli obiettivi della Strategia e al requisito di servizio associato delle funzioni/servizi si è provveduto attraverso distinte convenzioni ad unificare la Centrale Unica di Committenza, la Protezione Civile, lo Sportello Unico per le Attività Produttive“.
L’Amministrazione Comunale, lieta che venga riconosciuto all’interno delle proprie funzioni di gestione tale know how nel comparto degli interventi di Coordinamento delle Emergenze dell’Area Interna, ha ratificato in Seduta Consiliare dello scorso 6 novembre, e con voto unanime, l’accordo raggiunto con gli altri Comuni dell’area di riferimento.