Ovindoli. La notizia della scomparsa di Fabrizio Rosci, 32 anni, vicesindaco di Cappadocia morto nello schianto contro un albero, ha lasciato senza parole quanti lo conoscevano e avevano lavorato con lui per lo sviluppo del territorio. La camera ardente è stata allestita al Comune di Cappadocia dove resterà aperta per accogliere amici e parenti. Domani alle 14 si terranno i funerali nella chiesa del paese d’origine di Fabrizio, Petrella Liri.
La dinamica. L’incidente è avvenuto intorno alle 18.30 quando la Bmw X5 che stava guidando, acquistata da poco, ha sbandato sulla strada provinciale 24, in direzione Ovindoli, subito dopo Fonte capo la maina, quando inizia la discesa. A una curva a sinistra, il suv è finito contro il guardrail sulla destra per una quindicina di metri, poi il fuoristrada si è messo sul lato e ha scavalcato il guardrail, schiantandosi contro un albero con la capotta, la parte più vulnerabile, che è stata schiacciata. Per il conducente non c’è stato nulla da fare.
Il sindaco di Cappadocia, Lucilla Lilli, è senza parole. Ieri sera non voleva credere a quello che le avevano detto e per esserne sicura è voluta andare direttamente sul posto. Poi una volta vista la macchina e il corpo senza vita di Fabrizio a terra è scoppiata in un pianto interrotto. “Un ragazzo unico e puro, nessuno era come lui. Ridateci Fabrizio”, il suo accorato appello alla vita. “Unico, era semplicemente unico, come faremo ora senza di lui?”. Il sindaco ha confermato per domani il lutto cittadino.
I messaggi di cordoglio per il giovane amministratore arrivano da tutta la Marsica.
Il sindaco di Tagliacozzo, Maurizio Di Marco Testa, che aveva lavorato con lui lo ricorda come un ragazzo che: “metteva il cuore in ogni cosa che faceva. Una persona straordinaria che credeva nelle risorse di questa terra”.
Scosso e provato dalla notizia della morte lo Vincenzo Nuccilli, ex assessore e zio del giovane. “Aveva il desiderio di far crescere questo territorio”, precisa Nuccilli, “con la sua passione per rilanciare il paese aveva coinvolto tutti”. Fabrizio negli ultimi tempi si era dato da fare anche al livello politico tanto da fondare la sezione di Forza Italia a Cappadocia. In quell’occasione aveva avuto modo di conoscere molti esponenti politici rimasti basiti davanti alla sua morte.
“Sto male a pensare che la sua energia, la sua voglia di fare, di cambiare e ridare nobilità alla politica non saranno più di questo mondo”, commenta Antonio Morgante, responsabile della segreteria della presidenza della Regione Abruzzo, “la sua famiglia aveva bisogno di lui, Cappadocia aveva bisogno di lui, la Politica aveva bisogno di lui. Sarà una ferita difficile da rimarginare.
Il comitato Gianni Chiodi lo ricorda così: “eri con noi, convinto sostenitore! Avevi una grande stima del nostro presidente, pronto a combattere. Ora lo farai da lassù. Ciao Fabrizio!”. Un fiume di commenti poi sono arrivati dai social network. Ognuno racconta un episodio, una semplice avventura trascorsa insieme. Tutto hanno parole di affetto e stima per Fabrizio.