Avezzano. Domani alle 12 nella sala consiliare del comune si terrà una conferenza stampa per la presentazione degli eventi organizzati in occasione della Giornata della Memoria, in agenda per sabato 27.
Il Comune di Avezzano, in collaborazione con il Conservatorio “Alfredo Casella” dell’Aquila e il Comitato per la Comunicazione culturale Città di Avezzano, presieduta da Gianfranco Lombardi, presenta “Shoah, la memoria, la speranza, la vita”. Cantata per soli, recitanti, coro di voci bianche, coro polifonico, orchestra e nastro magnetico.Si tratta di un’opera singolare, che ha per soggetto espressamente la Shoah, rappresentata per la prima volta nella Marsica.
La musica è di Luciano Bellini, su un libretto di Maria Mencarelli. Mezzosoprano: Daniela Nineva, baritono: Valerio Aufiero, vocalist: Isabella Valeri. Voce recitante femminile: Maria Cristina Di Nicola, voce recitante maschile: Sergio Meogrossi. Con l’amicale partecipazione di Gabriele Ciaccia. Maestro concertatore e direttore: Luciano Bellini. “Una cantata pensata per non dimenticare le vittime di ieri e le vittime di oggi”, commenta Maria Paola Giorgi, responsabile degli eventi del Comitato per la Comunicazione culturale Città di Avezzano, “affronta il tema accostando idealmente il genocidio degli ebrei ad altri popoli che hanno subito lo stesso tragico destino: armeni, zingari, curdi, slavi. Insieme a Primo Levi, del quale vengono selezionati brani meno noti delle sue poesie, si affiancano versi di Charles Beaudelaire, Salvatore Quasimodo, Wislawa Szymborska, Ingeborg Bachman, Paul Celan, Joyce Lassu, Rezim Sedic. Parallelamente ai testi, la musica cita canzoni tradizionali ebraiche e si ispira agli stilemi ritmici ed armonici tipici delle tradizioni musicali dei popoli menzionati”. “La cantata è, quindi, un esplicito omaggio ai poeti che con i loro scritti hanno dato voce a ciò che sarebbe stato solo silenzio”, conclude la Giorgi, “ma non è una strada senza ritorno. Anzi la cantata diventa un inno alla vita, che nasce nell’interiorità di Etty Hillesum scrittrice olandese di origine ebraica morta ad Auschwitz nel 1943. La Hillesum, oltre i fili spinati, ha voluto pensare con il cuore alla ricerca di una sorgente molto profonda, il divino che è in noi, da riscoprire e liberare. Così come nell’arte, l’inedita elegia di Marc Chagall che invoca Davide a scendere dalla sua tela. Ambedue alla ricerca di verità e semplicità. La conclusione è affidata alle parole di Primo Levi accompagnate dal Coro che intona il “Magnificat”. L’appuntamento è per sabato, 27 gennaio, alle 18, al Teatro dei Marsi. L’ingresso è gratuito ed è possibile prenotare i posti al numero: 347 7231579. Al mattino, invece, ci sarà una realizzazione teatrale prodotta dal Teatro dei Colori. Si tratta di “Il Sogno di Dresda”, con la regia e la drammaturgia firmata da Valentina Ciaccia. Lo spettacolo avrà inizio alle 11 e sarà diretto principalmente agli studenti ma aperto a tutti. “Una storia intrisa di dati storici e fattuali”, il commento della regista, “dove però c’è anche spazio per la narrativa più fantastica. La scenografia è volutamente scarna e ripercorre i tratti della seconda Guerra Mondiale”.