Gioia Dei Marsi. Grande partecipazione per la 9a edizione di “In cammino nei parchi”, organizzata dalla sezione Cai “Vallelonga Coppo dell’Orso”, in collaborazione con il Comune di Gioia dei Marsi, l’Associazione “Monte Serrone” e patrocinata dal Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
Soddisfatti a pieno gli organizzatori: Marina Buschi (Presidente CAI Vallelonga Coppo dell’Orso), Umberto Di Salvatore (Presidente Associazione Monte Serrone), I vertici del Parco Nazionale ed Antonio De Ioris (Consigliere Comune di Gioia dei Marsi). A conclusione della Manifestazione sono giunti feedback positivi, inoltre da parte di tutti i partecipanti, divertiti ed entusiasti della giornata.
“È un modo questo”, spiega il consigliere Antonio De Ioris, “di far conoscere, condividere e valorizzare il territorio in modo sostenibile attraverso il Cammino lento. Inoltre i partecipanti oltre a godere degli aspetti gioviali dal punto di vista psicofisici, hanno avuto informazioni dettagliate relative al Territorio, con particolare riferimento al Geosito della ‘Faglia di Monte Serrone’ (zona epicentrale del tragico terremoto del 13 Gennaio 1915, ore 7.52, 7° della scala Richter, XI grado della Scala MercalliCancani-Sieberg che causò 33.000 vittime in tutta la Marsica, Gioia dei Marsi ebbe il più alto tasso di mortalità poiché il paese ‘Manaforno’ era ubicato proprio sulla Faglia), magistralmente descritto dal Professor Tommaso Piacentini (Associazione Monte Serrone e Docente presso L’Università d’Annunzio Chieti -Pescara dipartimento Geologia), nonché dal racconto affascinante e coinvolgente operato dall’Architetto Luca Roselli (Associazione Monte Serrone) della Torre di Sperone (bene storico architettonico di interesse culturale dichiarato, censito dalla Sovrintendenza
Archeologica, Belle Arti e Paesaggio dell’Abruzzo; Torre di avvistamento del XIII sec. fatta erigere
dai Conti Berardi della Contea di Celano, parte di un sistema difensivo di Torri di avvistamento (Santa
Iona-Celano-Aielli-Collarmele-Pescina-Venere-Sperone), la più alta in quota (1224 m s.l.m.)”.
“La Torre è di forma circolare esternamente e ottagonale internamente, presenta un diametro
di 8 m ed un’altezza di circa 14 m Caratterizzata da due piani, quello inferiore veniva utilizzato come
deposito e cisterna, mentre quello superiore era adibito per la guarnigione. Caratteristica importante
è l’unica apertura sopraelevata con doppia mensola per batti ponte estraibile. Il trekking, partito da
Gioia dei Marsi, ha visto un’ascesa di 650 metri, interessando il Geosito della Faglia di Monte
Serrone, passando per la Torre di Sperone ed in fine giungere alla sommità di Monte Serrone 1371 m
s.l.m. dove è presente l’omonimo rifugio, punto caratterizzato oltre che da una vista mozzafiato sulla
Piana del Fucino, anche da ottime correnti ascensionali che favoriscono sport quali deltaplano e
parapendio”, dichiara in conclusione De Ioris, “affermando che la sfida per il futuro sta nella capacità di fare rete tra i diversi attori del territorio (Amministrazioni Comunali, Parco Nazionale d’Abruzzo , Lazio e Molise, Associazioni Locali, Stakeholders, Cittadini) nel rispetto dei ruoli ed in particolare nel rispetto dell’Ambiente Naturale in chiave sostenibile. La partita del futuro si gioca in Montagna e con la Montagna”.