Avezzano. “Mi dimetto dalla carica di presidente dell’Avezzano Calcio”, afferma Paris a Il Messaggero, “e questo per tutelare la Società, che dirigo da nove anni, dagli attacchi a cui sono sottoposto come avvocato“. Questa è la dichiarazione rilasciata dall’oramai ex presidente dell’Avezzano Calcio, Gianni Paris, dopo essere stato accusato ieri per truffa.
Al centro dell’inchiesta ci sarebbe una questione di compravendita con alcuni cinesi riguardanti una sala scommesse è una somma di denaro non ancora quantificata, si parla di circa 70mila euro. Della vicenda sono coinvolti anche l’imprenditore Domenico Barbonetti, molto conosciuto in città, e una nipote Elisa Tallarico. Le accuse a carico dell’avvocato Paris sono partite da un esposto presentato da una famiglia cinese residente ad Avezzano. sul caso Indaga la polizia giudiziaria coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica di Avezzano, Maurizio Maria Cerrato.
Secondo quanto appreso, il legale marsicano sembra fosse stato incaricato dalla famiglia cinese di curare gli aspetti di una trattativa riguardante la compravendita di una sala scommesse però, second l’accusa, avrebbe portato a termine una truffa in accordo con gli altri due indagati che avrebbero, sempre secondo la tesi della Procura, espresso il desiderio di acquistare l’attività commerciale solo apparentemente. Il realtà il piano, secondo quanto emerso dalle indagini, era un altro.
La consegna del denaro sarebbe quindi avvenuta con il tramite di Paris nelle vesti di legale. Paris è stato così denunciato dalla famiglia cinese ma a sua volta si sarebbe difeso presentando una contro denuncia e accusando di calunnia e falsità il capofamiglia cinese. La denuncia risale a tre anni fa, quando sarebbe avvenuta appunto la vicenda.