San Benedetto dei Marsi. Sono stati disposti nuovi accertamenti sul corpo di Manuel Di Nicola, il 33enne di San Benedetto scomparso domenica 7 marzo e ritrovato senza vita in un canale del Fucino, nei pressi di strada 19. E’ stata eseguita l’autopsia sul suo corpo ma risultano ancora sconosciute le cause della morte.
Sul corpo non ci sono segni di violenza e si tratterebbe di una morte per annegamento. A parte delle ecchimosi che secondo indiscrezioni sarebbero state rilevate sulle caviglie, non ci sarebbero ulteriori segni di violenza o ferite sul corpo. Ma l’annegamento e le modalità in cui sarebbe avvenuto forse non convincono gli inquirenti. Per tale motivo il sostituto procuratore della Repubblica di Avezzano, Maurizio Maria Cerrato, che negli anni ha trattato e risolto numerosi casi di omicidio, ha disposto degli accertamenti più approfonditi.
Per ora non viene esclusa alcuna pista e i carabinieri stanno indagando sugli spostamenti avvenuti nelle ultime ore prima della scomparsa del giovane.
Il giovane era scomparso nel nulla da domenica 7 marzo. Da allora le sue tracce si erano perse. Subito le forze dell’ordine si sono mobilitate e le istituzioni hanno lanciato appelli alla comunità per agevolare le ricerche in ogni modo. L’auto, una Fiat Punto di proprietà del suocero, è stata ritrovata in un campo nel territorio del Comune di Cerchio, non lontano da Strada 19, completamente bloccata con le ruote anteriori nel fango. E subito dopo questo primo tragico ritrovamento, che non faceva ben sperare, le forze dell’ordine impiegate nelle indagini hanno ritrovato a poco meno di un chilometro il corpo senza vita di Manuel. I vigili del fuoco e i carabinieri hanno individuato il corpo riverso sul greto di un canale.