Avezzano. Geometra sequestrato e pestato per questioni di prestiti, ma la testimone non ricorda e viene denunciata dal tribunale per falsa testimonianza. Sotto accusa per sequestro di persona, estorsione, violenza privata e lesioni personali tre avezzanesi, tutti di etnia rom, comparsi davanti al tribunale di Avezzano.
Il caso riguarda un geometra di San Benedetto dei Marsi scomparso per diverso tempo terrorizzato dalle ritorsioni dopo essere stato, secondo l’accusa, picchiato, con le mani e piedi collegati, e costretto a consegnare duemila euro. Sotto accusa Pasquale Di Silvio, di 28, Nazzareno Di Silvio, di 27, e Leda Salvi, 37, mentre la posizione di Antonio De Silvio è stata stralciata perché precedentemente patteggiato. Nel corso del processo sono stati ascoltati alcuni testimoni dell’accusa che però hanno annunciato di non ricordare e di non sapere molto. Uno di loro, una donna, è finita sotto accusa per falsa testimonianza.
I fatti risalgono al 2011 quando il geometra si è offerto da ointermediario per aiutare una famiglia di Avezzano a ottenere qualche migliaio di euro da una finanziaria. Per quel prestito mai arrivato era finito sotto sequestrato, costretto a consegnare una somma come “risarcimento danni”. Poi, per paura di nuove e più dure ritorsioni, era scappato dalla propria abitazione in due circostanze, la prima volta diretto a Montecatini Terme in Toscana e la seconda a Pescara. Dalle indagini dei carabinieri emerse una storia di ricatti, soprusi e violenze che aveva portato a degli arresti.
Secondo l’accusa del sostituto procuratore Lara Seccacini, l’avezzanese era stato invitato nella casa della famiglia rom, nel quartiere Borgo Angizia, e qui sequestrato per ore. Aveva anche riportato la frattura del setto nasale e della mandibola. Per quel motivo aveva deciso di cambiare aria. I familiari, temendo una disgrazia, denunciarono la scomparsa ai carabinieri. Dopo alcuni giorni era stato rintracciato in un albergo di Montecatini Terme. In una seconda occasione il geometra aveva fatto perdere di nuovo le sue tracce finendo a Chi l’ha visto?
Infine era stato ritrovato a Pescara dove era in cerca di un nuovo lavoro. Era scattata l’indagine di dei carabinieri coordinati dalla procura di Avezzano ed erano finiti sotto l’accusa. Ieri sono comparsi davanti al collegio giudicante presieduto dal giudice Zaira Secchi. L’udienza è stata aggiornata a marzo del 2020. Gli accusati sono diversi dagli avvocati Antonio Pascale, Mario Del Pretaro e Vincenzo Retico.