Le sue virtù terapeutiche sono note sin dall’antichità: i Greci e Romani la usavano per curare la febbre e i disturbi intestinali. Nel linguaggio dei fiori e delle piante simboleggia la determinazione, perché è una pianta che riesce a nascere e crescere anche nei luoghi più impervi.
È la genziana, viene da un fiore molto colorato e particolare ma tutta la sua forza la nasconde nelle radici.
Per via dell’uso costante, soprattutto nei liquori con proprietà digestive e depurative e della sua continua raccolta, in Italia, le specie che crescono sulle Alpi e in varie zone degli Appennini sono quasi tutte protette.
L’altro viene dai pistilli di un fiore, anch’esso dai colori sgargianti, anche decantanti da diversi poeti.
È noto per avere proprietà curative dei disturbi dell’umore e di disfunzioni sessuali, è un antidepressivo e un afrodisiaco naturale: tutta la sua”magia” è racchiusa in dei piccolissimi pistilli. Per farne un chilo sono necessari 100.000 fiori, che occupano circa un ettaro di terreno e più di 400 ore di manodopera.
Ed è per questo che è una spezia preziosa, tanto piccola e raffinata quanto potente, in qualsiasi modo venga impiegata. Se tocca un dolce, la salsa che accompagna una carne o il condimento di un primo piatto, il suo sapore vince su tutto. Tra i monti dell’aquilano viene usato anche per colorare la lana. È lo zafferano.
Genziana e zafferano, simboli dell’Abruzzo
Genziana e Zafferano sono i due nuovi simboli d’Abruzzo, elaborati sulle immagini dei fiori che li producono, entrati a far parte di I Love Abruzzo, la collezione di gioielli realizzata completamente a mano dal maestro Giuliano Montaldi.
Entrambi sono prodotti della terra d’Abruzzo e tutte le mani artigiane che lavorano ancora oggi, sapientemente e lentamente, Genziana e Zafferano, continuano a tramandarsi di generazione e generazione la potenza di un patrimonio che passa anche per la storia di queste piante e la scoperta dei loro benefici nell’uomo.
Un patrimonio arricchito anche dai piatti e le bevande che gli abruzzesi sanno impreziosire e rendere unici grazie al loro uso.
E unici sono diventati i ciondoli che oggi li rappresentano e che custodiranno per sempre, in piccoli oggetti preziosi, un immenso patrimonio culturale ricco di simboli dell’Abruzzo.
Le faggiole
Chi ama camminare nei boschi le conosce perché è abituato a vederle a terra. Sono piccole e contenute in dei gusci ma non tutti ne conosconole caratteristiche e soprattutto non sanno che in tempi di povertà venivano usate per produrre olio ma anche farina e tostate anche come surrogato per il caffè.
Sono le faggiole (o faggine), i frutti del faggio (Fagus sylvatica), che cadono quando giungono a maturazione fuoriuscendo dalle cupole coperte di aculei che le contengono.
Ogni cinque/otto anni, i faggi ne producono tantissime.
Le faggiole sono piccole, di colore marrone lucido, dal punto di vista botanico appartengono alla famiglia delle noci e sono commestibili. È importante sapere però che prima di poterle mangiare devono essere scaldate in modo che vengano eliminate le tossine che vi sono contenute.
Le faggiole sono ricche di vitamine e possono essere sgranocchiate o mescolandole a insalate o muesli.
Dopo le foglie delle faggete del Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, il maestro Montaldi omaggia ancora i boschi del Parco, questa volta con delle piccole creazioni che concatenate tra loro possono creare anche lunghi fili di collane.
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Le novità per originali regali di Natale
Ogni ciondolo, ogni gioiello, della collezione I Love Abruzzo è personalizzabile nelle grandezze oppure nei materiali. È possibile realizzare gioielli in oro o in argento o con l’aggiunta di pietre preziose a seconda della preferenza dei clienti.
Per la consulenza sull’acquisto o altre informazioni, il maestro Montaldi è a disposizione dei proprio clienti anche al numero 348 7413034 (anche whatsapp).
L’Abbraccio d’Abruzzo in versione 4 centimetri
È l’abbraccio d’Abruzzo, quello che tanto ci manca in questo difficile periodo, realizzato in collaborazione con la
L’anello da mignolo- Chevalier- Signet Ring
Dopo il lancio sulle pagine social, Facebook e Instagram, dell’anello da mignolo I Love Abruzzo sono sempre di più quelli realizzati nel laboratorio di via Corradini ad Avezzano (AQ).
In passato era un anello realizzato con materiali poveri, con cui si pressava la cera e si siglavano le lettere, una sorta di PEC dell’antichità.
I rivenditori della collezione di gioielli I Love Abruzzo:
Gioielleria Cappelli (Te)
Gioielleria Leo Francia (Te)
Gioielleria Pallini & figli Penna S. Andrea (Te)
Gioielleria Costantini Giulianova (Te)
Cristina Gioielli Francavilla al Mare (Ch)
La Bottega dell’Oro Giuliano T. (Ch)
Karina SRL (Pe)
Museo “Fondazione Genti d’abruzzo” (Pe)
Punto vendita Montaldi Pescasseroli (Aq)
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