Avezzano. Un traguardo importante, frutto di un lavoro che va avanti da anni e da generazioni di apicoltori. E che oggi “premia” un appassionato apicoltore marsicano, di Avezzano: Mario Petrella. Le sue api hanno mantenuto il patrimonio genetico di quelle curate dal padre per anni e sono conformi al 96,2% all’ape ligustica italiana.
“È già da diversi anni che in Italia viene incentivata riconosciuta e tutelata l’ape mellifera ligustica, tanto che nel giugno del 2018 è stata stilata e firmata da alcune delle più alte personalità del mondo della ricerca scientifica in apicoltura, la carta di San Michele all’Adige”, spiega Petrella, “si tratta di un documento che ha lo scopo di informare le amministrazioni pubbliche sulla protezione faunistica delle api e sulle linee da seguire per far fronte alla drammatica situazione in cui versano in questo momento storico”.
Sull’onda di questa crescente sensibilizzazione, l’apicoltore marsicano ha partecipato ad un progetto di monitoraggio sulle specie di api presenti sul territorio e il risultato è di grande valore. È stato infatti certificato che, almeno il campione inviato al CREA di Bologna, è conforme al 96,2% all’ape ligustica italiana.
Questo risultato dà lustro al lavoro di conservazione che l’apicoltore avezzanese ha saputo fare, conservando la genetica delle api ereditata dal padre e prima di lui dal nonno che iniziò nei primi anni ’30.
Purtroppo preservare la purezza della ligustica dall’ibridazione con api non autoctone non è semplice, richiede molto lavoro, attenzione e passione. Il prossimo passo sarà quello di far fare analisi del DNA mitocondriale, per poter confermare questo risultato. E ovviamente continuerò a lavorare per mantenere questo grande patrimonio genetico di biodiversità”.