Avezzano. Una tragedia che scuote Avezzano nel pieno centro urbano, a pochi passi da piazza Torlonia e dal Comune, e che riapre interrogativi mai risolti sul destino degli edifici abbandonati e sulla fragilità di chi vi trova rifugio.
Nella serata di ieri, all’interno dell’ex ufficio postale di via Mazzarino, un uomo senza fissa dimora ha perso la vita a seguito di un incendio divampato nella struttura dismessa. Un’altra persona è rimasta ferita ed è stata ricoverata all’ospedale di Avezzano.
Secondo una prima ricostruzione, ancora al vaglio degli inquirenti, l’incendio potrebbe essere partito da un fuoco acceso all’interno dell’edificio per riscaldarsi nelle rigide notti invernali. Una scintilla, forse, che ha trasformato un riparo di fortuna in una trappola mortale.
L’allarme è stato lanciato da un altro senzatetto che, riuscito a mettersi in salvo, ha chiamato i Vigili del fuoco. Il loro intervento è stato tempestivo e decisivo per evitare che le fiamme si propagassero ulteriormente: la struttura, infatti, sorge in una zona densamente abitata e molto trafficata, a due passi da piazza Cavour.
L’edificio della vecchia posta abbandonato dal 1915, all’indomani del terremoto, si trova in uno stato di degrado.
A marzo scorso era stato oggetto di un sopralluogo da parte degli amministratori comunali, nell’ambito di un possibile progetto di riqualificazione proposto da associazioni e cittadini.
Nel frattempo, la struttura ha continuato a essere rifugio improvvisato per senzatetto ed extracomunitari in cerca di un po’ di calore e protezione dal freddo.
Ora la città si interroga. A pochi giorni dal Natale, Avezzano si confronta con una morte che forse si poteva evitare e con una domanda che pesa come un macigno: si poteva fare di più per proteggere chi vive ai margini?
Il magistrato ha disposto il sequestro dell’area e sono state avviate indagini per chiarire l’esatta dinamica dell’accaduto. Ma oltre agli accertamenti giudiziari, resta una ferita aperta nella coscienza collettiva, che chiama in causa responsabilità sociali, politiche e umane.
“È di un morto e un ferito il tragico bilancio dell’incendio scoppiato nelle ultime ore ad Avezzano, in via Mazzarino, all’interno di un capannone ex Poste dismesso, struttura che, secondo le prime informazioni, sarebbe stata utilizzata come rifugio da persone senza fissa dimora”. Hanno dichiarato i membri di Fratelli d’Italia Avezzano.
“Di fronte a una tragedia di tale portata, Fratelli d’Italia Avezzano esprime innanzitutto profondo cordoglio e sincera vicinanza alla famiglia della vittima e a tutte le persone coinvolte, auspicando una pronta guarigione per il ferito.
Nel rispetto dovuto alle vittime, non possiamo tuttavia esimerci dal rilevare le gravi responsabilità politiche e amministrative dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Di Pangrazio. Da tempo, infatti, i cittadini di via Mazzarino segnalavano e reclamavano maggiore attenzione su quell’area, nota a tutti per le condizioni di degrado e per i rischi legati alla sicurezza.
Va inoltre ricordato che il Comune di Avezzano aveva pubblicamente annunciato controlli sugli immobili abbandonati, finalizzati a verificare eventuali occupazioni abusive da parte di persone senza fissa dimora o la presenza di luoghi a rischio, anche per fenomeni di spaccio. Alla luce dei fatti accaduti, ci chiediamo se e quando tali controlli siano stati effettivamente eseguiti in via Mazzarino.
Per questo motivo, Fratelli d’Italia, attraverso i consiglieri comunali di minoranza, chiederà formalmente all’amministrazione comunale se esistano verbali, relazioni o atti ufficiali che attestino controlli effettuati proprio in quella zona, dove le situazioni di degrado sono notorie e segnalate da tempo da tutta la comunità residente di via Mazzarino.
Ancora una volta, l’amministrazione Di Pangrazio dimostra di limitarsi a proclami, scegliendo la politica dello struzzo, con la testa sotto la sabbia, anziché intervenire con azioni concrete di prevenzione e controllo. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: l’ennesimo, grave fallimento amministrativo, che ha prodotto conseguenze drammatiche per la città.
Fratelli d’Italia Avezzano chiede chiarezza, assunzione di responsabilità e un immediato cambio di passo nella gestione della sicurezza urbana e delle strutture dismesse, affinché tragedie come questa non si ripetano mai più”.
Capannone dismesso in fiamme ad Avezzano, un morto carbonizzato