Tagliacozzo. Un evento storico per l’Abruzzo e per la Marsica. Un frammento del corpo di Sant’Antonio è stato donato dai frati di Padova alla provincia religiosa d’Abruzzo per la venerazione. Sarà conservato nella chiesa di San Francesco a Tagliacozzo, dove il santo dei miracoli viene venerato da secoli. La preziosa reliquia, di “categoria A”, proviene dalla massa corporea analizzata nel 1981 dopo secoli nel orso di una ricognizione delle sacre spoglie di uno dei santi più venerato al mondo. E’ stata presa in consegna da un gruppo di 50 pellegrini tagliacozzani, tra cui i portatori che nel giorno della festa accompagnano la statua del Santo in processione per le vie della città. I fedeli, incaricati di questo storico compito, erano guidati da padre Carmine Terenzio, della comunità francescana locale e dal parroco della città don Bruno Innocenzi. Il sacerdote ha preso in consegna la reliquia proveniente dalla Pontificia Basilica di Sant’Antonio di Padova nel corso di una solenne cerimonia nella chiesa del santuario dell’Arcella, quartiere settentrionale della città, in cui si trova la cella dove il 13 giugno 1231 morì Sant’Antonio. Consegnerà la reliquia alla comunità francescana il prossimo 13 giugno in occasione della festa del Santo e lì sarà venerata nei secoli dai fedeli e dalle future generazioni. La richiesta della reliquia da conservare nella chiesa di San Francesco a Tagliacozzo è stata accolta dalla provincia religiosa del Nord Italia su richiesta dei frati abruzzesi. Si tratta di una reliquia “ex massa corpis Sant’Antonii” con un documento di autenticazione firmato dal ministro provinciale padre Giovanni Voltan. “La reliquia donata”, ha chiarito padre Oliviero Svanera, vicario provinciale, “non è per il culto personale ma per la pubblica venerazione dei fedeli. Siamo certi che il nostro Santo saprà ispirare confortare e infondere coraggio a tutti gli appartenenti alla comunità cristiano nella quale giungerà la sua reliquia, certi che la sua presenza sarà fonte di ispirazione per tutti coloro che potranno venerarla. Il nostro caro Santo”, ha aggiunto il vicario, “interceda per tutti noi conducendoci a un forte amore per il signore e a una solare testimonianza di vita cristiana”.