Morino. Il 22 aprile, si è tenuta a Roma una giornata di lavoro e di presentazione di tutti i progetti, in corso di
attivazione in Italia, con i fondi del Bando del Ministero per le Politiche Agricole, Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020, Piano Operativo Agricoltura, Sottopiano 3 “Multifunzionalità della foresta e uso sostenibile delle risorse rinnovabili nelle aree rurali”.
L’incontro è stato coordinato dalla Direttrice DIFOR- MASAF Alessandra Stefani. La mattinata è stata dedicata alla presentazione dei diversi progetti riconosciuti dal Ministero, tra cui Il progetto “Forestiamo”, che la Società Azienda Sviluppo Territoriale (A.S.T.) s.r.l e il Comune di Morino stanno attuando in collaborazione anche con proprietari privati di superfici forestali attraverso l’”Associazione per l’Accordo di Foresta Marsica”. L’attuale fase di sviluppo e realizzazione del progetto è stata illustrata nel corso del convegno nazionale da Gianni Petricca, coordinatore del gruppo di lavoro tecnico. L’esperienza progettuale dell’“Associazione per l’Accordo di Foresta Marsica” è risultata tra quelle maggiormente avanzate, e caratterizzata per l’individuazione di linee strategiche di gestione sostenibili dei boschi all’interno del Sito d’Interesse Comunitario Natura 2000 e ZPS e per un futuro Piano Forestale d’Indirizzo Territoriale, che possa coinvolgere l’intera Valle del Liri.
L’obiettivo specifico del progetto mira alla “costituzione e prima gestione di una associazione forestale finalizzata a garantire la tutela e la gestione attiva delle risorse agro-silvo-pastorali, il miglioramento dei fondi abbandonati e la ricostituzione di unità produttive economicamente sostenibili in grado di favorire l’occupazione, la costituzione ed il consolidamento di nuove attività imprenditoriali, l’associazionismo fondiario tra i proprietari dei terreni pubblici o privati”. Il progetto consentirà, ai soci dell’Associazione, di avviare una stretta collaborazione per definire e attuare una pianificazione sostenibile dei boschi del Comune di Morino, in grado di integrare da un lato le esigenze produttive, di ricostituzione della filiera del legno e dall’altro le valenze ambientali, culturali, sociali e turistiche dell’area, anche nella visione del contrasto ai cambiamenti climatici. La tavola rotonda del pomeriggio, è stata coordinata dal Dott. Raoul Romano del CREA PB, ed è stato un interessante momento di confronto tra tutti i partecipanti per condividere difficoltà e possibili soluzioni incontrate durante questa prima fase di attivazione dei progetti e sui possibili indirizzi da dare al proseguimento del lavoro che dovrà essere concluso entro il 2025 e potrà generare future ed evolutive opportunità progettuali e di sviluppo.