Avezzano. Hanno deciso di incrociare le braccia di nuovo e questa volta andranno avanti per 8 giorni. I lavoratori della Fiamm, azienda che produce batterie per auto e industriali, sono pronti a tutto pur di farsi riconoscere quello che gli spetta. La protesta, infatti, è nata proprio perchè vennero rivisti i contratti e abbassati notevolmente i premi produzioni e altri tipi di riconoscimenti per un maxi investimento di 35 milioni di euro che la Fiamm decise di fare ad Avezzano. Il lavoratori all’epoca decisero di rinunciare a parte del salario per favorire nuovi investimenti e nuove occupazioni, ma ora, a distanza di 5 anni vogliono che gli venga riconosciuto quanto dovuto. L’azienda, però, anche questa volta ha messo sul piatto della bilancia un investimento. Ha infatti rinunciato a firmare la piattaforma di secondo livello e ha rilanciato la posta in gioco proponendo un raddoppio dello stabilimento con 30 milioni di euro. Per il momento né le parti sociali, né i lavoratori hanno avuto modo di esprimersi in merito con l’azienda che non ha convocato le parti. Un incontro interlocutorio, invece, si è tenuto tra le Rsu e le segreterie di Fiom-Cgil, Fim-Cisl, Uilm-Uil. In questo caso il consiglio d’azienda ha comunicato la decisione di voler andare avanti con la protesta annunciando un’ora di sciopero al giorno per otto giorni. Ieri c’è stata la prima astensione dal lavoro che è stata di massa. Lo sciopero proseguirà nei prossimi giorni.