Avezzano. Le nostre denunce e sollecitazioni sul grave stato di degrado della zona umida di Papacqua ad Avezzano hanno portato i primi risultati. La Polizia Locale ha comunicato che le fototrappole attive sul territorio hanno permesso di identificare alcuni responsabili dell’inquinamento dell’area e di aver già provveduto a multarli. In un caso è scattata la denuncia penale, trattandosi di un’attività imprenditoriale. Ricordiamo che in caso di smaltimento illegale di rifiuti da parte di imprese è previsto l’arresto da tre mesi a due anni e sanzioni da 2.600 a 26mila euro.
Abbiamo iniziato il 27 giugno denunciando la presenza di una vergognosa discarica collocata a ridosso di un canale in via Papacqua. Dopo aver rimosso un primo strato di rifiuti, abbiamo scoperto farmaci, batterie, secchi di vernice immersi direttamente nell’acqua. Abbiamo segnalato immediatamente il sito ai Carabinieri Forestali. Al Commissario straordinario di Avezzano abbiamo chiesto che i rifiuti fossero rimossi e l’area videosorvegliata. Vista la gravità della situazione, abbiamo esposto il caso anche alla Procura della Repubblica. Il 6 luglio, pochi giorni dopo l’intervento sulla discarica, abbiamo scoperto e denunciato nuovi rifiuti abbandonati nello stesso posto. Nelle prime due settimane di agosto, dopo che il Comune aveva iniziato a bonificare il fosso, abbiamo ritrovato ancora nuovi rifiuti, sempre nello stesso luogo, ai bordi del canale.
Pochi giorni fa abbiamo dichiarato che “pulire non basta”. Siamo di fronte a comportamenti illegali abituali e sistematici che vanno contrastati con fermezza. Per questo accogliamo con grande soddisfazione la notizia della collocazione di fototrappole per la video sorveglianza dell’area, come abbiamo ripetutamente chiesto, e auguriamo buon lavoro alla Polizia Locale di Avezzano. Sapere che la zona è sottoposta ad attenzione e chi inquina il nostro territorio può essere individuato e multato, è un passo avanti importante.
Grazie alla presenza di acqua e vegetazione, la zona umida di Papacqua è un prezioso e sottovalutato scrigno di biodiversità. Invitiamo i cittadini a collaborare per difendere dal degrado questo bellissimo angolo di città. Oltre alle fototrappole, chiunque può segnalare ogni movimento sospetto alla Polizia Locale oppure ai Carabinieri Forestali, chiamando il 112.
La lotta agli incivili deve continuare. Con ogni mezzo a nostra disposizione.