Celano. I lavoratori della Pittini occupano l’azienda a 13 giorni dalla messa in mobilità per tutti i dipendenti. Il sit in di protesta si sposta dentro il sito industriale. I dipendenti della ex Maccaferri non si fermano davanti a nulla e decidono di occupare il sito in attesa di trovare un accordo che possa tutelarli. La decisione è arrivata al margine di un incontro che si è svolto ieri a Roma nella sede di Confindustria tra azienda e parti sociali. L’appuntamento doveva essere un’occasione per capire se ci fossero i margini per una trattativa in vista anche dell’incontro fissato per oggi in Provincia. In realtà durante l’incontro si è aperta una discussione che poi è sfociata nell’occupazione della fabbrica. In pratica l’azienda si è detta pronta a mettere sul tavolo le 3 mensilità che dovrebbe pagare all’Inps per 78 dipendenti, una parte di risparmi accumulati pari a 200mila euro e un residuo del fondo ex Maccaferri di 150mila euro da redistribuire tra i lavoratori pronti a lasciare subito il sito Inoltre, dopo numerose pressioni da parte dei sindacati, il direttore del personale Filippo Pighin, ha dato l’ok anche per un eventuale stipendio lordo che andrebbe ad arrotondare il compenso che verrebbe dato a ogni dipendente in uscita dall’azienda. Attualmente la Pittini non può usufruire della cassa in deroga dal momento che già ha abbondantemente usato gli ammortizzatori sociali quindi dovrebbe trasformare la cassa straordinaria in cassa per cessazione attività che durerebbe 12 mesi. Quindi il 30 per cento del personale potrebbe lasciare il sito con la mobilità volontaria il restante 70, invece, continuerebbe ad usufruire degli ammortizzatori. Per attuare questo piano, però, la Pittini ha chiesto alle parti sociali, e quindi a tutti i lavoratori, lo sgombero immediato del sit-in e la possibilità di prendere il materiale nell’azienda e poterlo portare via. La notizia, riferita ai lavoratori, non ha avuto molto successo e invece di votare hanno scelto di occupare passando da fuori ai cancelli a dentro il sito. L’incontro di oggi con la Provincia è saltato e i dipendenti si sono già organizzati per restare dentro al sito fino a quando non verrà trovata un accordo a loro vantaggio.