Avezzano. Ancora una volta la politica antepone le proprie necessità a quella dei cittadini, con una Regione che cerca affannosamente soluzioni e percorsi difficili da praticare, come dimostra la vicenda della Clinica Immacolata di Celano, che, come raccontato da MarsicaLive doveva essere trasformata in Covid Hospital per decongestionare l’ospedale di Avezzano, eludendo i suggerimenti e le voci degli amministratori locali che chiedevano, a fronte di una situazione ormai collassata, interventi diversi, urgenti e improcrastinabili. Poi dopo qualche giorno il dietrofront, dopo la nota ufficiale alla stampa della proprietà della clinica. Invece si continua a perdere tempo prezioso perché, forse ancora non è chiaro, è della salute e della vita dei cittadini che stiamo parlando.
“Devo ancora una volta e con immenso dispiacere constatare”, dichiara il sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, “l’inadeguatezza delle istituzioni preposte a difendere la nostra salute. Ho ricevuto pieno mandato dalle municipalità dell’intero territorio marsicano per tutelare i nostri presidi, la salute dei cittadini, e sono nuovamente costretto a denunciare una situazione insostenibile, quando abbiamo prospettato, già da diverse settimane, le soluzioni più adeguate per decongestionare il nosocomio della nostra città, come ad esempio, l’utilizzo di una palestra nelle vicinanze del SS. Filippo e Nicola, l’impiego dell’ospedale di Pescina, l’individuazione dei Covid Hotel, l’ospedale da campo, il tutto per rendere più pulito il nostro presidio ospedaliero. Richieste rimaste, purtroppo, inascoltate, come quella di dotare il presidio ospedaliero di Avezzano di un macchinario per processare i tamponi, preferendo soluzioni, come quella dell’Immacolata di Celano, al momento impraticabile. Condivido il pensiero del sindaco di Pescina, Mirko Zauri, e del sindaco di Tagliacozzo, Vincenzo Giovagnorio, sulla mancanza di rapporti con gli organi istituzionali e di non ricevere da essi alcuna considerazione”.
“Purtroppo”, precisa il primo cittadino di Avezzano, “a confermare questo stato di difficoltà, ha contribuito la diffusione di numerosi servizi giornalistici a livello nazionale, e fa davvero male e dispiacere vedere coinvolti i valorosi medici e il personale dell’ospedale, che non ha colpe, impegnati in turni massacranti e costretti a lavorare in condizioni estreme. Questa pubblicità negativa non restituisce una buona immagine della nostra città che, al contrario, deve essere rivalutata perché dispone di capacità organizzative, professionali e un immenso patrimonio culturale che questa amministrazione valorizzerà al più presto. Continueremo, nel ruolo istituzionale che ci compete”, conclude Di Pangrazio, “a intrattenere e gestire i rapporti con la Regione Abruzzo e la Asl 1, con senso di sacrificio e responsabilità, ma ci stiamo già adoperando, in queste ore, con la Protezione Civile, Ordine dei Medici e degli infermieri per organizzare al meglio lo screening della popolazione, modalità che consentirà di raggiungere un’altissima percentuale di adesione”.
Anche i rappresentanti del gruppo consiliare Avezzano al Centro Ignazio Iucci, Cristian Carpineta, Concetta Balsorio e il vice Sindaco Domenico Di Berardino denunciano “l’ennesimo fallimento della gestione dell’emergenza che riassume, nella vicenda dell’Immacolata di Celano, tutta l’approssimazione e la superficialità dell’operato della Regione e della ASL 1, il tutto a danno della salute dei cittadini e del personale sanitario costretto a lavorare in condizioni pietose. Riteniamo indispensabile l’allestimento di un ospedale da campo per decongestionare il pronto soccorso, che non dovrà, in alcun modo, essere utilizzato per la lungo degenza”.
“Allo stesso modo”, precisano, “riteniamo necessario il commissariamento della Asl1, o perlomeno un affiancamento, che si era già ipotizzato, per combattere le criticità sanitarie nel nostro territorio. Intanto, in un’intervista, il presidente della Giunta Regionale, Marco Marsilio, visibilmente irritato, dice di non sapere nulla sui motivi che hanno impedito l’utilizzo della struttura dell’Immacolata di Celano per ospitare i pazienti Covid, segnale davvero preoccupante che denota lo scollamento tra chi, nella sua segreteria sa tutto e sbandiera post sui social, e il governatore di una Regione che dovrebbe essere il principale interlocutore di questioni così importanti e delicate che riguardano la salute dei cittadini. Di fatto”, concludono, “il presidente Marco Marsilio, si è rifugiato nella zona rossa, con un apparato di sistema governativo ormai collassato, consegnandosi al management di una Asl inefficiente e in grande difficoltà”.