A seguito dell’ultimo incontro presso il castello Orsini di Avezzano alla presenza di 35 sindaci su 37 della Marsica e della polemica nata con i 10 sindaci contro il documento votato, il sindaco di Pescina, Mirko Zauri ha chiarito la sua posizione, mantenendosi contrario al commissariamento della Asl1. Durante l’incontro, il vicesindaco Luigi Soricone aveva proposto una modifica del documento relativa alla disponibilità del presidio territoriale di Pescina per decongestionare l’ospedale di Avezzano. Inoltre, aveva confermato il documento.
“A nome dell’amministrazione comunale di Pescina, voglio confermare in primo luogo quanto espresso in detta sede dal Vice-Sindaco Luigi Soricone, il quale ha ribadito la volontà di mettere a disposizione dell’azienda sanitaria ASL1 il presidio territoriale assistenziale di Pescina, per far fronte alla pandemia tutt’ora in corso al fine di decongestionare il presidio ospedaliero di Avezzano, ormai impossibilitato a ricevere altri malati Covid e impossibilitato altresì a prestare le cure a malati con altre patologie.
Ribadisco che per me il diritto alla salute viene prima delle singole appartenenze politiche, pertanto auspico una maggiore coesione tra le forze politiche nelle decisioni che verranno prese per tutelare quelle che sono le legittime aspettative di cura dei cittadini marsicani, evitando che le stesse vengano rese oggetto di strumentalizzazione anche tramite i vari social media che, in questo momento, andrebbero impiegati per accrescere il senso di consapevolezza del grave periodo che stiamo vivendo ed allo stesso tempo di sostegno e solidarietà nei confronti di chi è vittima di questa pandemia.
Rinnovo la mia adesione alle conclusioni raggiunte nella stessa riunione, eccezion fatta per la proposta di commissariamento dell’ASL1, che in questo momento determinerebbe un ulteriore elemento di confusione in quelli che sono i processi decisionali della gestione emergenziale.
Pertanto mi adopererò affinché le strutture sanitarie presenti in tutto il territorio marsicano, al di fuori del presidio ospedaliero di Avezzano, vengano valorizzate al meglio, tenuto conto del grado di efficienza e preparazione degli operatori sanitari che vi operano, evitando che vengano assunte decisioni che portino all’utilizzo di strutture temporanee che non assicurerebbero gli stessi livelli assistenziali”.