Avezzano. La città si prepara alle elezioni 2017 e tra alleanze e accordi i cerchi iniziano a chiudersi. Non ci sarà una lunga lista di nomi sulla tessera elettorale dei 42mila avezzanesi che la prossima primavera si recheranno alle urne, ma basterà anche solo una pagina per contenere i candidati alla carica di sindaco. Al di là delle ipotesi che si fanno la sfida ormai sembra essere tra pochi uomini, o donne, che si contenderanno lo scranno.
Non ci saranno gli schieramenti legati ai partiti, che ormai fanno poco gola agli elettori, ma tre grandi filoni dove troveranno posto indistintamente centrodestra, centrosinistra e il Movimento 5 Stelle. In casa centrodestra tutto è in fermento. Nelle ultime settimane, in occasione degli incontri pro referendum si sono intravisti degli avvicinamenti che sicuramente saranno alla base della prossima consultazione. Forza Italia, con il consigliere regionale Emilio Iampieri, il vice coordinatore regionale, Maurizio Bianchini, e il consigliere comunale Mariano Santomaggio si schiererà con l’ex assessore al Commercio, Gabriele De Angelis, che trova sponda anche tra i consiglieri di Partecipazione popolare, Alberto Lamorgese, Pissino Gallese e Alessandro Barbonetti. Saranno loro la base di una grande coalizione che includerà anche gli altri due esponenti dell’opposizione che fanno capo all’Udc e quindi all’assessore regionale Andrea Gerosolimo, Emilio Cipollone e Stefano Chiuchiarelli. Gerosolimo deve sdebitarsi per il sostegno di De Angelis alle regionali e allo stesso tempo vuole mettere piede in città alla luce dei successi riscontrati in Valle Peligna. La soluzione migliore, quindi, è allearsi con l’ex assessore e con la compagine dove si trovano anche gli ex amici di partito della moglie, Marianna Scoccia, attuale sindaco di Prezza. Non è escluso che in questo filone potrebbe inserirsi anche l’ex assessore al Bilancio, Lorenzo De Cesare e l’ex assessore Daniela Stati con papà Ezio. Il buon rapporto tra De Angelis e Stati è cosa risaputa come lo è la voglia di entrambi di far fuori i Di Pangrazio dal palazzo di città.
Se da un lato il centro e centrodestra spopolano con una grande alleanza “di famiglia”, dall’altra il centro e centro-sinistra cercano alleanze in stile nazionale. Nelle ultime settimane, infatti, ha fatto non poco discutere la presenza in una convention del Nuovo centrodestra di Giuseppe Di Pangrazio, presidente del consiglio regionale, e del fratello Gianni, sindaco di Avezzano. Ringraziamenti a go go all’onorevole Filippo Piccone e addirittura al coordinatore provinciale di Ncd, Massimo Verrecchia, che negli ultimi mesi non si è risparmiato di tirare frecciate a più non posso al primo cittadino e al fratello. Che sia iniziata la tregua pre elettorale? Questo ancora non è chiaro certo è però che mentre andava in scena questo teatrino politico con la benedizione del ministro, Angelino Alfano, Felicia Mazzocchi, consigliere provinciale, Claudio Tonelli, consigliere comunale, Walter Di Bastiano, ex consigliere regionale, e altri esponenti dello schieramento se ne stavano buoni buoni in platea osservando senza pronunciarsi. Se l’alleanza tra i due si farà sicuramente verrà posto un veto: un nuovo uomo al comando. E certo perchè Piccone e i suoi non accetteranno mai di convergere in un filone con a capo Di Pangrazio, ma non accetteranno neanche di imbarcarsi in un grande calderone dove la vittoria non è assicurata. La figura chiave che potrebbe mettere d’accordo tutti non è escluso che sia il presidente del consiglio comunale, Domenico Di Berardino, che ultimamente sta apparendo poco al fianco dell’amministrazione se non per appuntamenti strettamente istituzionali. Bisognerà vedere, quindi, se l’uomo di Gianni piacerà a Filippo. Intanto l’amministrazione continua la sua campagna acquisti con nuovi assessori e nuovi incarichi che allargano sempre più il cerchio dell’alleanze. Il Partito democratico, fedele stallone di famiglia, sta cercando di affermare la sua posizione con attacchi all’amministrazione poco credibili. Quindi si potrebbe palesare un’alleanza in stile governo Pd-Ncd che però punterebbe tutto sulle liste civiche e terrebbe di fatto fuori gli altri schieramenti politici.
Potrebbero, o dovrebbero, ricorrere alle consultazioni via rete i componenti del Movimento 5 Stelle che negli ultimi giorni si sono fatti notare in città per l’affollata accoglienza al vice presidente della Camera, Luigi Di Maio. La notizia che la scelta sul candidato sindaco cadrà su Giorgio Fedele, portaborse del consigliere regionale, Gianluca Ranieri, è ormai naufragata. Fedele già ha il suo ruolo, meglio chiedere al popolo e presentargli una rosa di nomi presi dall’entourage. Volti noti, e meno noti, già si aggirano tra i pentastellati con l’ambizione di conquistare un posto tra i banchi del consiglio comunale.
E poi ci sono gli esponenti di Noi con Salvini, con Tiziano Genovesi, l’avvocato Leonardo Casciere con il suo entourage civico, il nutrito gruppo di Linkidea che fa gola a molti, Nazzareno Di Matteo con tutta la sua squadra, Sel che alle ultime amministrative presentò una lista sua, i movimenti civici e tanti altri attori che dovranno trovare una collocazione in questa grande scenografia oppure tentare di recitare soli facendo però valere la loro parte.