Celano. Due anni dalla scomparsa del dottor Francesco Ulanio, triste anniversario a Celano. La comunità lo ricorda commossa. il sindaco, Settimio Santilli, si fa portavoce dei suoi concittadini nell’affettuoso ricordo.
“Conoscere alcune persone nella vita, spesso ci rende migliori e ce la fa vedere con una visione diversa”. Spiega il sindaco santilli. “Ho avuto la fortuna di conoscere e apprezzare oltre che la competenza, lo studio e la professionalità del Dottor Ulanio, anche l’umanità e la solidarietà di Francesco. Intendeva la medicina come una missione oltre che come una passione, a tal punto che era sempre pronto a correre in aiuto verso un suo paziente, e non solo, che avesse un problema di salute. Non si prendeva cura mai del paziente in maniera distaccata. Entrava in simbiosi con le persone, le conosceva nel corpo e nella mente ed ecco perché era così apprezzato. La solidarietà e l’umanità le esprimeva veramente in maniera disinteressata, perché l’unico suo interesse è che avesse fatto il massimo per far star bene il prossimo e questo lo rendeva felice e sorridente come in questa foto. Oggi alle ore 18 nella chiesa di San Giovanni Battista vi sarà una messa in suffragio del dottor Francesco Ulanio a due anni dalla sua scomparsa”.
“Caro Checco”, inizia così la lettera aperta dell’Old Avezzano Rugby, “sono ormai passati già due anni da quella mattina sventurata, la tua ultima corsa verso l’inaspettata eterna quiete. Sei andato via a causa di un malore improvviso che ti ha privato in un istante di tutte le forze, della tua sconfinata vitalità di grande sportivo. E solo chi come te ha superato tante salite nella vita, spesso molto impegnative, contiamo abbia affrontato con serenità anche l’ultima, sperando non sia stata troppo dura. Per questo è doveroso da parte nostra rivolgerti un saluto di ringraziamento per il tuo profondo attaccamento; sei stato non solo un infaticabile medico e rugbista, ma anche un appassionato cultore di altre discipline, tutte attività che forgiano con la fatica di ogni giorno il carattere di chi le pratica, imprimendo nelle proprie abitudini l’attitudine al lavoro ed il saper affrontare le difficoltà quotidiane. Nella nostra compagine resta un enorme vuoto e tu continui a mancarci terribilmente. Ci mancano quella battuta pronta e quello sguardo grintoso, ci mancano i consigli che dispensavi con premura e competenza, ma più di tutto ci mancano la tua presenza e la tua energia; quelle di una persona che sapeva inculcare il senso del “tutto è possibile” semplicemente trascorrendoci qualche momento insieme. Sappiamo che il tempo guarisce le ferite ed allevia il dispiacere, ma stentiamo ancora a credere di non poterti più incontrare senza aver avuto neanche la possibilità di dirti arrivederci. Un abbraccio da tutti noi”