Tagliacozzo. Una quindicina di tossicodipendenti insospettabili, tutti ragazzi e giovani del posto, coinvolti nella vicenda che ha portato all’arresto di otto giovani accusati di spaccio di sostanze stupefacenti. Sarebbe proprio loro la chiave del caso che ha portato a smantellare una rete ramificata di presunti piccoli pusher locali che aveva dato vita a un’attività di spaccio generalizzata nella zona di Tagliacozzo fino ad Avezzano, passando per Scurcola e Magliano, ma la vendita di droga, pressoché dosi da 50 euro, avveniva anche a giovani del Fucino. Non è chiaro però dove e soprattutto da chi questi giovani arrestati, probabilmente tutti addetti alla distribuzione sul territorio, si rifornissero. Dalle indagini sarebbe emerso che la sostanza stupefacente venisse acquistata a Roma direttamente, ma non ci sono certezze. L’operazione è scattata dopo la denuncia di una mamma di Scurcola Marsicana che si è rivolta ai carabinieri a causa della tossicodipendenza del figlio.
Dalle intercettazioni disposte dalla procura della Repubblica di Avezzano, emerge la prudenza con cui veniva venduta la droga e in molti casi gli acquirenti temevano di essere scoperti e chiedevano di evitare discorsi al cellulare. Una prudenza che non è risuscita a eludere gli accertamenti dei carabinieri di Tagliacozzo, coordinati dal comandante Edoardo Commandè, che hanno unito le indagini alle intercettazioni e ai pedinamenti, cogliendo sul fatto in diversi episodi molti degli acquirenti che non hanno potuto negare l’evidenza dei fatti. Le dinamiche dell’opperazione sono state illustrate nel corso di una conferenza stampa in caserma.
La droga veniva chiamata gomme per auto, malloppone (quando erano diverse dosi), completino (una dose), euro, regalo, caffè, birretta, orologi, bottiglia e maglietta. Lo scambio della droga avveniva in diversi luoghi, tra cui anche il centro di Tagliacozzo, all’archetto nella zona di Piazza Obelisco e all’Alberone, in piazza Duca degli Abruzzi.
I provvedimenti sono stati emessi nei confronti di Marcello De Luca (21), Alessandro De Luca (23), Vincenzo Casale (34), Luigi Liberati (44), Stefano Rubeo (31), tutti di Tagliacozzo, Luigi Barbonetti (24) di Luco e Giuseppe Angeloni (19) di Magliano. Nessun provvedimento, come sottolineato dall’avvocato difensore Alessandro Fanelli, è stato preso nei confronti di Pietro Casale. Un ottavo giovane, di 35 anni, è invece stato arrestato sempre dai carabinieri alla stazione di Tagliacozzo alla fine di gennaio. A tutti sono stati concessi gli arresti domiciliari, tranne per Angeloni e Marcello De Luca sottoposti al provvedimento di “obbligo di dimora”. Ci sono poi, oltre agli arrestati e agli acquirenti coinvolti, anche altre persone indagate e in particolare G.T., (20), P.C. (33), R.D.A. (18), F.P. (21), N.C. (35), G.P., ragazza, (19), tutti di Tagliacozzo, A.R. (37), F.B. (26) entrambi di Roma, E.D.G. (18) di Massa d’Albe, A.H. (37) ed E.K. (20) entrambi marocchini di Avezzano. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Pasquale Motta, Alessandro Fanelli, Luca Motta, Antonio Pascale e Attilio Macchia.
(Fotoservizio di Raffaele Castiglione Morelli)