Avezzano. “Quando i disoccupati eleggono i milionari (vedi Putin e Trump), quando le vittime plaudono ai carnefici (vedi Usa/Venezuela), quando le differenze e le competenze vengono cancellate (vedi Italia pentastellata), allora la democrazia è morta! E la profezia di Amiel è attutata!”
E’ il commento di don Aldo Antonelli circa la situazione drammatica che in queste settimane si sta sviluppando in Venezuela. Un paese al collasso in cui il black out elettrico ha provato morti, sciacallaggi e episodi di violenza e degenerazione varia.
“Le masse saranno sempre al di sotto della media. La maggiore età si abbasserà, la barriera del sesso cadrà, e la democrazia arriverà all’assurdo rimettendo la decisione intorno alle cose più grandi ai più incapaci. Sarà la punizione del suo principio astratto dell’uguaglianza, che dispensa l’ignorante di istruirsi, l’imbecille di giudicarsi, il bambino di essere uomo e il delinquente di correggersi”.
“Il diritto pubblico fondato sull’uguaglianza andrà in pezzi a causa delle sue conseguenze. Perché non riconosce la disuguaglianza di valore, dì merito, di esperienza, cioè la fatica individuale: culminerà nel trionfo della feccia e dell’appiattimento. L’adorazione delle apparenze si paga (Henri Frédéric Amiel, Frammenti di diario intimo, 12 giugno 1871. Noi, nonostante tutto, continuiamo a lottare e a sperare”.