L’Aquila. Isolare e sequenziare il Dna, attraverso dei prelievi di saliva, con l’obiettivo di utilizzare queste informazioni genetiche per analizzare la predisposizione a tendinopatie, cardiomiopatie e alle altre patologie più diffuse nella medicina dello sport. E poi, sulla base di queste informazioni, realizzare dei rapporti personalizzati di allenamento e nutrizione con livelli di eccellenza ed accuratezza mai raggiunti prima da un punto di vista scientifico. I maestri di sci abruzzesi puntano ora anche sulla genetica per definire un protocollo, unico nel suo genere soprattutto per la qualità scientifica e metodologica, che scommette sulla prevenzione funzionale e sfrutta in modo mirato le singole esigenze biologiche reali degli atleti.
Il progetto “Salute”, portato avanti dal Collegio abruzzese dei maestri di sci, con la collaborazione di Motustech e Arcamedica, per la valutazione funzionale (biomeccanica, neuromuscolare e metabolica) e il supporto nutrizionale delle “tute azzurre”, si arricchisce ulteriormente grazie alla partnership con Dante Labs, azienda di genetica, leader del mercato per sequenziamento del “genoma umano” basato sulla tecnologia Ngs e Long Read Sequencing. Il 21 maggio a Castel di Sangro ci sarà la fase conclusiva di questo progetto con la possibilità per i maestri di sottoporsi volontariamente anche a questo test.
“E’ un progetto nel quale crediamo moltissimo”, ha spiegato Francesco Di Donato, presidente del Collegio regionale dei maestri di sci abruzzesi, “la nostra categoria è sottoposta ogni anno a delle sollecitazioni muscolo-scheletriche importanti, in condizioni ambientali estremamente usuranti. Vogliamo lavorare a questi progetti di prevenzione perchè i maestri di sci sono gli ambasciatori del turismo abruzzese e questo è un ulteriore “bollino di qualità” per essere competitivi”.