Massa d’Albe. Da una guida illustrata dei sentieri montani della provincia dell’Aquila dedicata al gruppo Velino-Sirente, possiamo ricostruire, sempre rimanendo nel campo delle probabilità, il percorso che i quattro escursionisti – Valeria, Gianmarco, Gian Mauro e Tonino -avrebbero intrapreso domenica mattina.
Il percorso che parte da Forme, si avvia con una sentiero campestre lungo due chilometri e mezzo fino all’imbocco di Valle Majelama, a quota 1.133 metri. Una strada che si compie a piedi in meno di un’ora, in condizioni normali e senza neve. Poi da lì si risale tutta la valle, che progressivamente si allarga descrivendo un’ampia ansa dove confluisce la Valle della Genzana.
La Valle Majelama, da qui prende poi il nome di Valle del Bicchero, che presenta una struttura del tutto simile dovuta alla stessa origine glaciale. Ed è appunto su queste due valli che si stanno concentrando gli sforzi dei soccorritori.
Il tratto finale della valle si restringe e si impenna, rendendo l’ambiente più suggestivo ma anche più impervio. E si raggiunge così il Colle del Bicchero, di 2.075 metri, dove si trova una piccola sorgente stagionale. Oltrepassato il valico ci si affaccia direttamente sull’alto Vallone di Teve, dove il paesaggio cambia repentinamente e ci mostra una vista dei Monti della Duchessa.
Si inizia poi la discesa nel Vallone di Teve, a quota 1.763 metri. L’itinerario termina qui e confluisce in quello che porta a Bocca di Teve e quindi a Cartore. I dispersi stanno continuando a cercare in ogni modo in questa zona dove i quattro sembra fossero diretti.