Avezzano. Niente aiuti per i disabili e per le loro famiglie durante l’emergenza coronavirus. A lanciare l’allarme è stato il tribunale per la difesa del malato che ha chiesto il ripristino di alcuni servizi essenziale per le persone con disabilità. “Sono pervenute numerose segnalazioni al tribunale per la difesa del malato da parte di cittadini disabili e delle loro famiglie, tutto nasce dall’avvio della fase due, dove le persone disabili e le loro famiglie (rimaste in quarantena forzata senza sostegno nè aiuti nonostante la disabilità di un famigliare) speravano in una ripresa lenta della vita regolare, ma la speranza si è subito rilevata un’illusione”, hanno spiegato dal tribunale per la difesa del malato, “infatti, nonostante la ripresa di tutti i servizi e delle attività commerciali e sportive (vedi palestre e piscine), i servizi di trasporto personalizzato per disabili e il centro diurno sociale per disabili del comune di Avezzano, ancora non vengono riattivati.
Le famiglie esasperate hanno più volte contattato i dirigenti e la segreteria del commissario Passerotti ma ad oggi, a più di un mese dalla fase due, ancora non riprende nessun servizio. Le famiglie ci comunicano che il trasporto per i disabili ancora non riprende perché al Comune, sono sempre occupati a fare altro e non trovano mai tempo per i nostri figli disabili che sistematicamente vengono dimenticati. Cosa aspetta il Comune Di Avezzano a riavviare un servizio indispensabile per le persone disabili e le loro famiglie? Le famiglie si chiedono quali siano questi impedimenti che non consentono a un Comune di aiutare le fasce più deboli della comunità che rappresenta?
Inoltre le famiglie ci comunicano che il problema del centro diurno sociale per disabili, inserito nei piani di zona essendo un Liveas (un livello essenziale di assistenza per le persone disabili), non può ripartire perché la Regione si è prodigata a fare tutti i protocolli di sicurezza Covid 19 per il riavvio delle attività e si è dimenticato di realizzare quello per i centri diurni sociali. La Regione, come l’amministrazione di Avezzano, si è dimenticata delle persone disabili e delle loro famiglie che con questa pandemia hanno già vissuto dei momenti di sofferenza inimmaginabili e ora si ritrovano dimenticati anche dal della Regione che evidentemente non si interessa delle persone svantaggiate.
Anche il Comune di Avezzano, che ad oggi non può erogare tale servizio, non si è neanche preoccupato di dare un servizio alternativo per aiutare le famiglie in difficoltà o di sollecitare la Regione prima che gli stessi famigliari ponessero alle istituzioni il problema del mancato riavvio dei servizi. La nostra associazione chiede al Commissario Passerotti e alla Regione di provvedere immediatamente al riavvio di servizi essenziali per le persone disabili e le loro famiglie ritenendo che sia il minimo che può fare un’istituzione per i propri cittadini in difficoltà. Certi di un riscontro positivo da parte della Regione Abruzzo e del Comune di Avezzano”.