Magliano de’ Marsi. È il giorno del confronto alla Assut Europ ed Ergon Sutramed di Magliano de’ Marsi. I 100 dipendenti dello stabilimento del nucleo industriale di Magliano, dove si producono aghi e fili da sutura e altre componenti nel campo sanitario, sono tornati regolarmente al lavoro dopo la pausa natalizie e le ferie forzate.
Poco prima di Natale, il 23 dicembre, l’azienda si è fermata per le festività. I lavoratori e le lavoratrici dovevano rientrare in fabbrica il 9 gennaio ma, a causa di un problema tecnico interno, sono scattate le ferie obbligatorie per tre settimane.
Questa situazione ha agitato gli animi e spinto la forza lavoro a chiedere il sostegno delle organizzazioni sindacali per proclamare uno sciopero.
L’astensione dal lavoro, supportata anche dal sindaco di Magliano de’ Marsi, Pasqualino Di Cristofano, e dagli amministratori comunali, ha visto la presenza di gran parte dei dipendenti che oggi si confronteranno in assemblea con Elvira De Sanctis (Fiom – Cigl), Antonello Tangredi (Fim – Cisl) e Michele Paliani (Uilm – Uil) per fare il punto su quanto accaduto fino a ora e per capire quale soluzione andare a proporre all’azienda per gestire eventuali problematiche che dovessero sorgere in futuro.
L’incontro è fissato per le 12 in azienda. “Le operaie e gli operai di Assut Europ ed Ergon Sutramed di Magliano de’ Marsi hanno dato prova di grande compattezza”, hanno spiegato i referenti di Fiom – Cgil, Fim – Cisl e Uilm – Uil unitamente ai rappresentanti sindacali di stabilimento, “nonostante la temperatura polare hanno aderito in massa allo sciopero con presidio davanti ai cancelli. Per la prima volta nella storia di Assut ed Ergon le lavoratrici e i lavoratori hanno scelto di incrociare le braccia e bloccare le produzioni, decisi ad affermare i loro diritti e la loro dignità.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’ennesima provocazione messa in campo dalla direzione aziendale che ha pensato di gestire una propria inefficienza facendo ricorso alle ferie dei dipendenti”. Durante il sit – in che si è svolto nel piazzale antistante la fabbrica i dipendenti e i referenti delle organizzazioni sindacali hanno iniziato a esaminare le varie problematiche interne rimandando poi a oggi la discussione. “Le lavoratrici e i lavoratori di Assut ed Ergon hanno voluto lanciare un segnale forte per dire basta all’arroganza di un’azienda sempre più sorda di fronte alle loro legittime richieste e incurante dei loro bisogni”, hanno concluso i rappresentanti delle parti sociali, “tocca ora all’azienda muovere un passo e dimostrare quanto contano per lei quelle Lavoratrici e quei Lavoratori che da quasi 30 anni contribuiscono con il loro lavoro, le loro capacità e la loro esperienza al successo di Assut Europ ed Ergon Sutramed”.